martedì 25 novembre 2008

SCOUT DELLA 9° - 10° - 11° GIORNATA DI CAMPIONATO!!!!!




martedì 11 novembre 2008

SCOUT ARRETRATI
Eccovi gli scout arretrati dalla 5° all'8° partita. appena pino gippaz do nacimento revival suspenzia mi darà lo scout della sconfitta di ciriè, lo posterò immediatamente!!!!!!

lunedì 20 ottobre 2008

SEA BASKET SETTIMO - ASC SAVIGLIANO BASKET: 68-64
Il commento con lo sfogo, a cura di Gin Gin

Eccoci qua, a raccontare la quarta sconfitta della ASC Savigliano Basket, di patron Netu Carretu, che ormai non è più lui, non si vede quasi più in palestra, è sempre rintanato nella sua birreria a far inc
iuccare il mondo!! Seeeeee, magari!!!! Fatto sta che non si vince, quest'anno abbiamo perso le prime quattro partite, e vediamo domani di andare a vincere e convincere nel derby con Fossano, che si preannuncia tutt'altro che semplice. Il coach, Gigione Toselli, non si rassegna, crede ancora fortemente che Botta sia il migliore a fare lo scout, ma questa squadra non gli sta dando le soddisfazioni necessarie per rialzarsi, o forse erano troppo forti gli avversari. vero è che a Settimo era dura portare a casa una vittoria, ma i biancorossi si sono battuti fino alla fine, prendendo un parziale sulla gobba nella prime metà della partita, poi riprendendo la strada perduta, e risalendo fino quasi al pareggio. Una decisione arbitrale scandalosa ha fatto si che questo non avvenisse, ma fa parte del gioco, e la squadra deve mettersi in testa che il divertimento non deve mancare mai, che ci sideve allenare per giocare sempre meglio, partita dopo partita. I risultati arriveranno, non dobbiamo rassegnarci. Quindi domani sera alle 21,15 al Palazzetto arriva il Fossano, e per uscire dalla crisi ci vole una vittoria, una buona pallacanestro, e grinta da vendere!!!! Dopo la partita la squadra è stata invitata all'unisono dal sommo presidente in pectore nel suo locale, il Lord Byron, per passare la serata in compagnia, per conoscersi meglio, per il 3x2, per tanti motivi che per ragione di privacy non scriviamo pubblicamente sul blog. Qui di seguito lo scout della partita con Settimo. Ragazzi, scrivete sul blog, fateci sapere le vostre idee su questo inizio di campionato, del motivo per cui dopo quattro partite non abbiamo ancora vinto!!!!!



martedì 14 ottobre 2008

ASC SAVIGLIANO BASKET - AUXILIUM AGNELLI: 72-86
Il commento più noioso, a cura di Fujiko


Eccoci qui, quarantotto ore dopo la sconfitta contro l'Agnelli. La terza sconfitta consecutiva, dopo tre partite di campionato. Ultimi a zero punti, classifica strana, vittorie e sconfitte strane, sensazione strana, infortuni, vai e vieni, bollette non pagate, porte sigillate. Diciamo che la settimana è iniziata di merda. Domenica in campo la squadra di gigi Toselli non ha giocato male, anzi, si è vista una grinta maggiore rispetto alla settimana precedente al BIP. Ma gli ospiti quest'anno son una squadra nuova, molto più forte e organizzata, e per i nostri non c'è stato nulla da fare. Si deve lavorare molto sulla concentrazione, sulla calma, sulla difesa troppo spesso molle e arrendevole. Sul primo passo pochi dei nostri riscono a non farsi battere, e quando c'è da volare su un pallone non tutti si buttano con la determinazione di un leone a digiuno da troppo tempo. In attacco ci lasciamo trascinare dalla voglia di concludere, ma con troppa fretta e poco dinamismo. Ma la crisi principale è quella psicologica, perchè tre sconfitte pesano, e se il morale crolla è sempre più difficile vincere. Bisogna stare su, pensare a domenica prossima, quandro andremo a Settimo Torinese a giocare contro una delle candidate al passaggio di categoria. Una partitella facile facile, al pari di quelle con Abet e Agnelli. Inizio di campionato duro, ma negativo più per colpa nostra che per meriti altrui, lasciatelo dire a uno che guarda le partite dalla tribuna e riesce a capire tante cose dal singolo sguardo di ogni giocatore in ogni minuto che passa in campo o in panchina. quindi, cari ragazzi vice allenati da Gippo, tiratevi su le maniche, e tornate a macinare il basket di un tempo, magari mettetevi anche le calzette alle ginocchia, come solo più il buon vecchio Roby Russo faceva pochi anni fa in promozione. Un saluto a te, Roby, che non ti ho mai più visto. Tutto bene? Speriamo.
Qui sotto lo scout della partita con l'Agnelli, che ancora una volta l'uomo della provvidenza supina ha compilato per noi, e per la gloria divina.
A presto ragazzi, e se trovate che quello che è stato scritto qui sia di cattivo gusto, potete sempre commentare!
Zio Fujiko dall'alto del monte Sukuma


domenica 5 ottobre 2008

BASKET IN PROGRESS - ASC SAVIGLIANO BASKET: 88-67
IL COMMENTO E LO SCOUT
A CURA DI SANTRINO I MAZZULATORI

Ragazzi e ragazze della ASC, i nostri beniamini sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva da quando è iniziato il campionato (io ti amo campionato, io ti adoro campionato....). A Torino, venerdì sera, con la testa rivolta alla sala house dell'Evita, i ragazzi di Toselli hanno preso una bella batosta dal BIP, che ha tenuto il vantaggio tutta la partita, ma oltre al vantaggio ha tenuto il gioco, la difesa, l'attacco, i canestri, i palloni, tutti dalla sua parte. Noi abbiamo faticato assai, forse per la poca concentrazione, forse per la stanchezza, forse per qualcosa che io non so, e che non voglio sapere, mi basta sapere che il formaggio è buono con le pere. Io dico, o penso, che tutti difendono alla morte contro di noi, e noi se difendiamo forte facciamo fallo. Tutti si buttano a canestro contro di noi, e ci segnano in faccia, noi ci buttiamo a canestro e non riusciamo a segnare, o cerchiamo il tiro più difficile. Noi ci incazziamo, invece di prendere il borsone, andare in palestra a giocare, pensando, cazzo, stasera si fa una bella partita di basket, ho voglia di correre, divertirmi, fare qualche bel gesto e poi sgolarmi qualche litrozzo di bevanda alcoolica. Forse sentiamo una pressione che non esiste...non lo so, non lo so, io purtroppo quest'anno sono un pò fuori dai giochi (gigi dice che devo starvi lontano, perchè appena mi vedete vi sentite ubriachi.....). Comunque, se dopo cinque o sei vittorie in campionato fosse arrivata questa sconfitta, sarebbe stata digerita in altro modo, invece arriva consecutiva ad un'altra, e se pensiamo a quelle precedenti e scopriamo che non ne abbiamo giocate, allora sappiamo che tempo ne abbiamo per risalire, imparare di nuovo a vincere, a giocare di squadra, A DIFENDERE CON I COGLIONI, a ridere, a salutare gippo. Allego a questa poesia lo scout di venerdì sera. Quando il coach me lo ha mandato ho pensato...questo non è uno scout, è una traggedia, ma poi mi sono detto...a sarà gippo ca la fàit na piciata!!
Ciao ragazzi!!!
Ah, dimenticavo,
questa sera c'è il 3x2!
Io amo questa cantilena...
QUESTA SERA AL 3x2
VOGLIO BERE COME UN BUE!!!
Si non ha tanto senso scriverlo qui, ma io può!



martedì 30 settembre 2008

LO SCOUT DELLA PRIMA!!!!

Come da richiesta del coach viene pubblicato lo scout della prima partita della ASC Savigliano Basket, egregiamente compilato da Gippo. E quindi...qrazie Gippo!!!!!!



lunedì 29 settembre 2008

ON LINE LE FOTO DEL RITIRO DI ENTRACQUE



Ragazzi, amici del blog più noioso del mondo, fighette che entrano nel blog solo per vedere se ci sono foto del gatto, o del gatto con testa di cane....ecco, solo per voi, sono on line le foto del ritiro di Entracque della Under 19-Under 17-Serie D della ASC e AB Savigliano. Potete trovarle a questo link....

http://picasaweb.google.it/publordbyron/RitiroBasketEntracqueABASC

Ciao a tutti!! A presto!!!!

lunedì 22 settembre 2008


PELLEDOCA SAVIGLIANO LE PAGELLE DI UNA STAGIONE DA INCORNICIARE!!!! A CURA DEL MITICO E INSOSTITUIBILE LIETO ZAGA!!!

Scotta: Voto 8. Quando ad agosto dello scorso anno l’entourage andava a suonare alla porta di casa Scotta, trovò il suddetto quasi nudo, con avvolto attorno al corpo solo un caldo telo di lino. Con lui, seduto sul divano, c’era il gatto, che abbracciava caldamente un fusto da 5 litri di birra bionda lager. Lui si aspettava che l’ASC sarebbe andata a bussare alla sua porta; noi avevamo avuto una soffiata dal faraone dell’egitto che conta meno di una volta, e proprio lui ci disse di andare quel giorno, perché lo avremmo visto così. Il gatto infatti lo voleva tutto per lui, e pensava che vedendolo in quello stato avremmo optato per rinnovare il contratto a Botta. Ma non fu così, perché il neo presidente, assaggiata la birra, capì che il vecchio Scott ne capiva di birra, e gli fece firmare immediatamente il contratto. Grande Scotti, fa la sua stagione ad alto livello, parte come ala, poi il coach lo fa passare guardia, infine lo mette addirittura playmaker. Peccato non sia riuscito a sostituire il buon gippo nel compito di pulisci pavimenti. Inizio di stagione esaltante, i compagni lo seguono quando dà consigli, corrono quando lo vedono con la palla in mano, perché i passaggi che fa lui non sono normali, hanno sempre quel pizzico di fantasia portami via! A causa della tendinite, o perlomeno lui la ha spacciata per tendinite acuta del sesto grado della scala saccarometrica, a metà della stagione inizia a faticare a presenziare a tutti gli allenamenti, ogni tanto non si fa vedere, dice anche che ha problemi di lavoro, ma il coach inizia a sospettare, ma quando capisce che lui è molto importante per l’economia della squadra, lo convoca lo stesso, e lascia a casa altri giocatori. A fine stagione dà il massimo per permettere al Pelledoca di salvare il culo ai play out, e gli riesce bene in gara due contro il Victoria, quando, con tre bombe dall’arco, chiude virtualmente la partita già nel primo quarto. Buona stagione la sua, ottimo l’impegno, la grinta, ma quell’amicizia con il gatto gli fa perdere dei punti. Per il prossimo anno stiamo preparando il contratto, sperando che non abbia ancora voglia di appendere le scarpe al chiodo. In ogni caso se smetterà di giocare gli butteremo giù la casa, e questo vorrà dire che non avrà nemmeno la possibilità di attaccarlo al muro quel benedetto chiodo! FANTASTIC MAN, ON THE SHIT OF IL CAIRO

Tallone: Voto 6. Che stagione, capitan Tallone. Il suo cammino parte male, quando alcuni giornali indicano Cerutti come capitano storico, sbagliando totalmente la figura del capo supremo dell’esercito biancorosso. Lui ci sta male, davvero male, tanto che a metà stagione si confida con la società, dicendo di voler smettere immediatamente, perché è l’unico modo per far sentire la sua voce. Vero è che i giornali si erano scusati, tutto era tornato alla normalità, e lui continuava a bombardare dalla sua mattonella. Stagione a soffio di un affannato tossico alcolizzato per il nostro capitano, nel senso che la scala di valori lo ha portato su, poi giù, poi di nuovo su…partita dopo partita. Ottime prestazioni contro Dogliani, sia all’andata che al ritorno, ottimo contro l’agnelli, contro il Kolbe…..grande Macho, con quella bomba dai 6,25, dritto davanti al canestro….bomba che per tutto l’anno il coach ha cercato di togliergli, facendo schemi che non dessero la possibilità a lui di essere lì, che lo facessero giocare sotto canestro….ma nulla, lui non eseguiva gli schemi e si metteva dall’arco, aspettando il suo momento, il secondo in cui si passava dall’insulto da parte dei compagni, all’insulto dello stesso nostro capitano ai suoi compagni. Che capitano! In alcune partite fatica, le ginocchia iniziano a pesare, il lavoro lo stanca tanto, sua moglie non parliamo….meno male che ogni tanto esce con la squadra a festeggiare le vittorie nelle partitelle dell’allenamento, o le vittorie in campionato. Quello che lo preoccupa maggiormente è il dover giocare con ragazzi che hanno 12-13 anni in meno di lui, che hanno l’agilità di gazzelle impazzite, e una voglia di imparare pari solo alla metà di quella che ne ha lui. Lo vedi negli allenamenti che ci mette tutto, anche i peli che ha sotto le ascelle sono dritti dalla grinta che lui ci mette. Farsi battere da un ragazzino?? Giammaiiiiiii!!!! E’ così lotta, e con i suoi amici del quartierino arriva ai play out carico al punto giusto per dare il suo apporto ad un finale di stagione più tortuoso del previsto. A fine campionato annuncia di voler fare ancora una stagione da protagonista, sua moglie gli consiglia di valutare il tutto, perché c’è da fare un figlio, da andare in america, da guidare il camion, da farle il regalo per il compleanno. Attendiamo il mese di settembre, quando si riapriranno le danze, per rivederlo sul parquet a faticare, sempre che la società non lo venda al team “Scania Forever”. CAPITANO DA MILLE E UNA NOTTE

Sabena: Voto 7. Tutte le volte che quest’anno il coach parlava con i suoi capi, esprimeva sempre parole di elogio per il nostro amato Sabo. In effetti i chupito come li fa lui, non li fa nessuno! E adesso che ha imparato a cucinare è diventato anche il cuoco della compagnia, così, quando la squadra andrà a fare il torneo delle nazioni a Riga (il presidente h proposto come sede la città di Riga perché è un posto dove tutte le teste matte vengono messe in riga), lui farà il cuoco-giocatore, e tutti saremo felici e contenti, e ci riempiremo le papille gustative di vodka allo stato puro. Cercando di ragionare, facciamo un sunto della stagione di Arvidas, ancora una volta protagonista in positivo di un campionato difficile. Lui si è sbattuto al massimo per dare il suo apporto sotto le plance. In effetti dopo pochi allenamenti i compagni hanno capito che non avrebbero avuto vita facile durante la stagione sotto i tabelloni. Lui, quando era in campo, si buttava su tutto quello che gli capitava nell’arco di due metri, che fosse il pallone come la testa dell’avversario. Talvolta si è buttato sulla testa dei compagni, che, intimoriti, non gli dicevano nulla. Quando era in panchina decideva con tono minaccioso chi avrebbe dovuto prendere i rimbalzi, e gridava il nome del compagno incaricato. Mittico!!! Ha fatto dell’esplosività il suo campionato, ha imparato a tirare meglio dalla media, a tirare meglio i liberi, a scaricare il pallone ai compagni liberi per un tiro dalla distanza. Ha imparato a farsi rispettare nello spogliatoio, a comandare sotto la doccia, a valutare bene se dar da bere ai giovanotti il sabato sera, almeno a quelli che avrebbero giocato il giorno dopo! Ma nulla ha potuto contro la propria consorte, che lo ha seguito in tutte le palestre della regione in cui ha giocato, e non tanto per veder giocare lui, quanto per vincere il primo premio del concorso più frizzante della storia del fan club della ASC Savigliano Basket (eravamo al primo anno di vita, pensate cosa succederà le prossime stagioni….). Così è stato, lei ha vinto, ma invece di portarci lui, in viaggio, ci ha portato Sandra, la moglie del capitano sommo pontefice, e una amica, Ely. Sabbo ci è stato male, ma non è mica lui che comanda in casa. UNA PINA E’ COLADA NEL MIO SEX, ERO ON THE BEACH, E MI SI E’ RIZZATO IL BELLINI

Garello: Voto 8,5. Quando i boss societari uscirono da casa di Scotta, in quel giorno di Agosto in cui lui si riempiva di nettare degli dei in compagnia del pulcinaro, chiamarono immediatamente i giornali. “Abbiamo comprato Scotta, abbiamo acquisito i diritti su di lui. Dai ragazzi che quest’anno è fatta, vendiamo Garello alla nuova squadra che stanno creando alla Cavallotta, in cambio di un appezzamento di due ettari dove coltiveremo menta per fare il mojito”. Ma il coach, il nuovo coach, non mandò giù quello che lesse sui giornali, e dall’alto della sua stazza disse chiaramente che se avessimo venduto Garello, lui avrebbe fatto ossa rotte in una notte. Così disse. Nessuno capì cosa voleva dire, tranne Botta, che il mattino dopo si svegliò comunque con le ossa rotte, anche se Garello non era ancora stato venduto. Per salvare la pelle, la società tenne Roby Ga, lo diede in comodato d’uso gratuito al coach, ed oggi siamo qui a parlare del giocatore con la valutazione più alta all’interno della rosa. Grande la sua stagione, SUPER, come direbbe il coach a muso duro! I punti nelle mani sono dalla sua parte, quel tiro che sbalordisce chiunque entra a ripetizione nella retìna. Ricordiamo bene la bomba che ha chiuso la partita al Kolbe, quella che ha chiuso nella stessa palestra la partita con l’agnelli, i missili di ogni partita che davano un senso alla rimonta, al sorpasso, al credere fermamente nella vittoria. In ultimo le fucilate contro il Victoria, che in gara uno hanno fatto sperare nella vittoria fino alla sirena finale (anche se quel fallo tecnico ancora oggi da pagare ha penalizzato la squadra), che in gara due hanno fatto danni in casa torinese dal primo minuto, e che in gara tre hanno chiuso definitivamente i giochi, dopo un match difficile da portare a casa. E poi ci sono i suoi giochi sotto canestro, le sue spallate per crearsi spazi per un tiro, la precisione dalla lunetta. In ultimo la figura da spogliatoio che si è creato quest’anno. Ogni giovane della squadra non entrava in campo prima di averlo salutato, prima di avergli baciato la mano e fatto un inchino. Per questo diamo ragione al coach, che lo ha voluto con sé, lo ha gestito al massimo, costruendo attorno a lui un gioco solido, sfruttando la sua precisione per farlo tirare il più possibile. Siamo contenti soprattutto perché quest’anno il Cavallotta ce lo pagherà il triplo di quello che ci aveva offerto dodici mesi fa, e oggi come oggi, per come vanno i tempi, meglio avere sei ettari di terra per coltivare la menta, proprio perché nei locali della zona non si beve altro che mojito! AHHHHHHH COME GIOCA GARELLO!

Alasia: Voto 7. Gatto, faraone, amico del diavolo, biondino, fico, splentito splendente…sono questi alcuni dei nomignoli che il nostro caro allix si è visto affibbiare nel corso della sua seconda stagione in serie D. Seconda stagione molto più avvincente della prima, perché ha giocato molto di più, ha giocato meglio, è stato più gatto con gli artigli, che gatto dalle fusa facili. Ma soprattutto, amici delle pagelle più belle delle stelle, il gatto ha fatto si che alle nostre partite ci fossero fiumi di fighe della savigliano da aperitivo all’evìta! Grande faraone!!! Il suo campionato è stato concentrato in un tipo di gioco: utilizzare il cervello al 100% e le gambe al 200%...si, magari il cervello era al 50% e le gambe al 100%...dai, non è vero che il cervello era al 10% e le gambe al 20%. In molte partite si è reso protagonista di innumerevoli pedalate sulla fascia, spinto in contropiede da compagni molto astuti, perché vederlo lontano 20 metri nel giro di un secondo non è normale, soprattutto perché si è rivelato anche un gran difensore, il classico rompi balle di provincia che si mette su di te, fenomeno del torinese, e ti fa il sedere a fettine. Ehhhhh, quell’allix lì si che era bello, quello che trovammo sul divano di scott il giorno che quest’ultimo firmò il contratto. Era nudo, solo con le calze, ed un bicchiere di bionda lager in mano, a cantare “su di noi, nemmeno una nuvola….”. Poi ha trovato il diavolo, e chi si è visto si è visto. Buono anche il suo rapporto con il coach, con il quale si è fatto molte serate in giro, cercando di capire cosa andava e cosa no nel suo gioco e nel suo look. Ha seguito i consigli, ma poi il suo istinto, e la sua voglia di ben figurare davanti a tutto quel ben di dio che tanto lo osannava dalle tribune, hanno scatenato in lui troppa foga nel cercare conclusioni affrettate, sbagliare semplici contropiedi e fare troppi falli dovuti all’isteria. Ma tutto sommato gatto matto ha lasciato un segno positivo sulla sua stagione, e noi oggi speriamo che lui intenda continuare il cammino con noi, che voglia rimanere nella rosa, o perlomeno buttare qualche migliaia di euro nel progetto che nel corso di 4 anni dovrebbe portare la società a acquistare una barca, una villa in Sardegna e dichiarare bancarotta, prima di fuggire tutti quanti in Madagascar. MIAO MIAO NELLA TERRA DI BAO BAO

Brero: Voto 6. Frazionata la stagione del buon vecchio brix, che a causa di due infortuni ha dovuto disertare un buon numero di allenamenti, faticando anche a trovare posto in rosa nelle ultime partite della stagione, compresi i play out. La sua voglia di basket la si è vista sin dall’inizio, quando si è visto compagno di area pitturate dei ragazzi più giovani di lui, oltre al capitano e al sabo nazionale. Non ha risparmiato a nessuno il suo gioco fisico, le sue cadute rocambolesche, i suoi gomiti alti, sempre alla ricerca di palloni vaganti da buttare nel cesto. Il coach se lo è preso a braccetto e lo ha allenato su movimenti da lungo, per creare spazio in mezzo all’area e per fare più casino possibile sotto i tabelloni. Lui si è impegnato, anche nell’essere sempre il primo a fare la doccia, a cambiarsi, a scappare dalla palestra. Una volta sola è uscito tra gli ultimi, ed è stato un fatto così particolare, che addirittura la statua di santorre di santarosa si è messa a lacrimare vodka e red bull. Pensate! Nella seconda parte del campionato, visto il suo utilizzo ridotto, ha deciso di iscriversi al campionato comunale di minimoto, a cavallermaggiore, che si è svolto ogni sabato pomeriggio nel parcheggio di biraghi. Non contento nemmeno di questa organizzazione (sembra a causa dei troppi gelati al fior di latte ingurgitati durante le sessioni di prova), ha provato a sfondare nel mondo delle bici, partecipando addirittura alla 24 ore di finale. Ma 24 ore in bicicletta non sono semplici, così a metà percorso si è buttato in spiaggia per un bagno tra le meduse, e non potete che immaginare come sia finita. Per questo siamo convinti che voglia fare ancora del basket il suo passatempo, e valuteremo con lui se la sua intenzione sarà proprio quella di seguire la ASC già dalla summer league di giugno, in quel del campetto. Adesso che si è dimostrato anche un difensore lodevole, ed un mastino sempre in prima fila, dovrà valutare le sue aspirazioni. Nel corso del viaggio di ritorno dalla festa di fine anno della pallacanestro, a colloquio con il presidente, ha posto delle clausole, cercando un accordo valido con la società, che sembra non sono state molto soddisfacenti. Si dice che Mr President si sia addormentato all’imbocco della tangenziale di Bra, sotto gli sfottò del vecchio gippo! MINI MOTARD A SETTE MARCE

Missenti: Voto 5,5. E’ finito un altro campionato per Misse, il ragazzo più fortunato del mondo, per via dei compagni che si ritrova, che lo hanno accolto a braccia aperte in campo, nello spogliatoio, nei bagni di alcuni risoranti della città, in attesa che si liberasse dei suoi pensieri. Coach Toselli lo studia sin da settembre, cerca di tirare fuori da questo giocatore ogni nota positiva, lo incita, lo riprende quando qualcosa non è fatto come gli dei del basket comandano, gli cheide gentilmente di non frequentare più mirko. Lui come sempre ci mette molta grinta, si fa consigliare molto dai compagni, cerca di prendersi il suo spazio. Come nella normalità, quando un giocatore ha poco spazio cerca di dimostrare tutto quello che ha al 110%, e può incappare in errori al tiro, in passaggi frenetici, in difese troppo aggressive e fallose o molli e poco reattive. Dave, quello della borgo marene da bomba blu non demorde, e giorno dopo giorno prova a scalare la classifica dei preferiti del coach, ma non sa che il coach è comandato dal presidente, che è a sua volta comandato dal capitano. Quindi, tirando le somme, se Misse non ha giocato quanto voleva, è colpa del capitano! In alcune partite butta dentro punti molto importanti, con la freddezza di un veterano, andando alla ricerca di ogni pallone utile da sparare nel cesto. In altre è troppo in ombra, servito poco dai compagni, e non riesce a dare il massimo. L’impegno e la voglia di ottenere risultati importanti sono il sale della pallacanestro, perché la voglia di divertirsi, ah, quella non gli manca. Salta l’ultimo mese della stagione per via di un braccio rotto in modi non ancora certi. Sembra che una ragazza lo abbia lasciato e lui dal nervoso ha tirato un pugno al muro; alcuni dicono che una ragazza ha scritto cattiverie su di lui su un muro e lui abbia dato un pugno a lei, o forse un muro gli è stato tirato addosso da una ragazza. Non si sa di preciso, ma ora sta bene, è di nuovo single, e vive in un cortile, dove i muri non ci sono! LO SMILZO DEL POPOLO DELLA NOTTE PIU’ VINTAGE DELLA PROVINCIA

Marano 5,5. Il saggio Mirko, amico-nemico di Misse, soprattutto quando c’è da decidere chi si conquista la pulzella che balla sul cubo, ha poco da esprimere a questo campionato. Purtroppo, alla 5° giornata di campionato il suo ginocchio decide di bloccarsi, e lo costringe ad un riposo forzato, con una operazione di mezzo, che dura fino a fine aprile. Ora Mirko è tornato a correre, a fare qualche partitella, e la prima cosa che dovrà fare è superare la paura di un nuovo infortunio. Nelle poche uscite che ci concede, il coach lo sfrutta da secondo play. Per lui è il primo anno in una squadra senior, e certo non è facile essere all’altezza di ragazzi già svezzati, di giocatori già abituati ad un certo tipo di cene di squadra, di serate a danzare e di macumbe negli spogliatoi. In campo è freddo, talvolta lento e impreciso. Ma quando si sblocca diventa un giocatore importante per la rosa, perché si butta in area con freddezza, dispensando passaggi biblici ai compagni e agli avversari. Anche lui bombarolo, se ha la palla dalla linea, la spara a canestro, ed è proprio un peccato che si sia fermato subito, perché un anno come questo sarebbe stato molto importante per lui. Passa la stagione a seguire la squadra, a pettinarsi in modo funky, prima di rasarsi nuovamente a zero i capelli, dopo aver capito che era di nuovo ora di calcare quel campo con tante linee e due canestri sui lati corti. LITTLE LOUI VEGA

Cerutti: Voto 6,5. Il piccolo play titolare del Pelledoca fa una stagione altalenante, non per quanto riguarda il gioco in campo, ma perché passa mezzi week end sulle altalene del Lago La Sirenetta, quando non pratica il dorso nel lago stesso. Un ottimo conduttore, come Gerry Scotti ai tempi d’oro, svalvola palloni ai compagni come se fossero noccioline, è attento alle situazioni, e per tutta la stagione deve comunque convivere con altri play che talvolta gli fottono il posto, forse perché sono più bravi a leccare il culo al coach di quanto non sappia farlo lui. Cerca poco il tiro, almeno in penetrazione; da fuori va a periodi, dalla lunga nemette due in una partita, poi nell’altra ne potrebbe sparare una decina, ma non entrerebbe nemmeno sotto tortura quel pallone della Molten. Nella seconda metà di stagione decide che per dare un tocco di classe al suo campionato, dedicherà un cuore alle sue tifose dopo ogni canestro segnato dall’arco dei 6,25. Ne mette 5-6 in quel periodo, il cuore non si vede mai, e la notizia esce sui giornali e sul blog, facendo cadere l’indice di gradimento del cerru. Quando può si assenta per qualche viaggetto in giro per l’europa, ma la sua voglia di giocare a basket è forte, molto forte, e l’impegno che ci mette supera di gran lunga quello di gippo nel fare lo scout. Ma il prossimo anno sarà un senior, quindi non ci servirà più per la conta dei giovani convocati, e potrebbe giocare anche una o due partite in tutta la stagione, e quindi toccherà a lui rimarcare la sua importanza sul parquet, far vedere all’allenatore quanto può spingere e volteggiare uno che si beve allmeno una bottiglia di vodka ogni venerdì sera! KEGLEVIC, IL CERUTTI CHE VOLEVIC!!
Testa: Voto 5,5. Poche partite per il lupo, che arriva in D a metà stagione, gioca dieci partite, e se ne va, convinto di dover giocare molto di più di quello che il coach gli concede. La squadra non era d’accordo, perché in dieci partite solo una volta è riuscito a lanciare la palla ai cento all’ora contro il tabellone per un passaggio, noi speravamo lo facesse di più, anche il coach, che pertanto lo relega in panca. Nel poco spazio comunque fa il suo, è aggressivo, difende e attacca con la solita verve, gioca buoni palloni e li scarica ai compagni. Nello spogliatoio tutti sono con lui, lo esaltano, lo prendono in braccio, lo buttano sotto la doccia per festeggiarlo, ma dopo dieci domeniche lui abbandona, lascia il posto ad altri, non reagisce, e prende il borsone e scappa via, verso lidi nascosti, verso la gloria e la bontà, per una birra in compagnia. LUPO, LUPO, LUPO, LUPO!!!!!

Mussetti: Voto 6,5. Segni particolari: biondo, alto 1,83 circa, almeno penso, rilassato, calzettoni lunghi, faccia d’angelo. Prima stagione per mux in serie D, molto spesso da play, alcune volte da guardia, per un ragazzo che non si scompone mai, che gioca con la freddezza di un orso polare al polo, che tira missili da 7 metri e la butta dentro, per la gioia della curva saviglianese. Il suo campionato va tra alti e bassi per un gioco brilante, genuino e piccante, ma a tratti lento e contorto. Deve migliorare la difesa, troppo blanda e molle sulle gambe, deve essere più concreto in attacco, più sicuro e determinato, deve ascoltare di più i vecchi del gruppo, così almeno quest’anno avrà un po’ più di spazio. A parte le castronerie, la sua voglia di pallacanestro è tale da gasarlo al massimo per la prossima stagione, dovrà impegnarsi e diventare uomo di punta delle brigate biancozzozze, macinare kilometri, portare le paste e riempirsi di bionda doppio malto, per la gioia della società!!! FULMINEX

Fissore: Voto 7,5. Un uragano. Un uraganoooooooo…..gridavano i difensori avversari ad ogni incursione del DJ in area per andare al tiro. In effetti parte dalla panchina a inizio campionato, surclassato dallo strapotere dei lunghi più vecchi, che a tavola dominano, nello spogliatoio dominano, in macchina dominano, e quindi giocano loro. Ma piano piano il buon Fix si guadagna il suo spazio, ci mette anima e corpo allenamento dopo allenamento, serata dopo serata, piatto dopo piatto, e diventa uno dei lunghi meno lunghi ma più lunghi della nostra beneamata. A rimbalzo parte da dietro e si lancia a capofitto su ogni pallone, è agile, le gambe vanno a manetta nell’area pitturata, e ogni tanto il palazzo si scalda così tanto che non si sente più nulla, ma solo il sound dei suoi sabati sera nelle discoteche più vintage della zona. DJ, lui, il suo vero nome, è DJ FIX, il re della mix for the five and the six….lui, il trascinatore della movida cuneese, che passa dalle feste infradito alle feste del partito democratico, come un politico qualunque, ma che la domenica pomeriggio si mette i pantaloncini e la canotta, e quando entra sul parquet, non conosce altra parola che il jump, play and go DJ go!!! HEAVY HIP HOP

Giorsino: Voto 6,5. The Giors, il suo vero nome. Un po’ per ricordare The Goat, il mito, il migliore di sempre, quello che volava sopra il tabellone, non sopra il ferro, a raccogliere le monetine. Giors vive la sua prima stagione in Serie D con un certo timore, perché non si sa mai cosa possa succedere nello spogliatoio. Tra capelli rasati e ciabattate, frustate, petardi, bicchieri spaccati, dopo un po’ i senior possono anche arrabbiarsi. In fondo in palestra ci si va per allenarsi. Lui lo capisce subito, tant’è che dopo due mesi sparisce di improvviso il suo primo soprannome: offendino!! Non si offende più, non sbuffa, non si incazza, ma ogni cosa che nella squadra gli viene detta lui la fa sua per migliorare, gioca con i lunghi come un veterano, si fa spingere e spinge, prende botta e le restituisce, non salta una cena, un aperitivo, lo spogliatoio è quasi casa sua. In campo deve ancora farsi, in partita alterna ottime giocate a errori imperdonabili, butta dentro canestri quasi impossibili, per poi sbagliare da sotto appoggiando al tabellone. In difesa arranca soprattutto ad inizio campionato, ma con il tempo coach Toselli, che per anni ha giocato da lungo e quindi non è un baluba qualunque, gli insegna i movimenti, gli insegna a chiudere gli spazi, a ruttare in faccia agli altri per disorientarli, e lui migliora, migliora e migliora, fino a quando all’Abet Bra rende propria una vittoria storica, difficile quanto bella, di squadra quanto di giors. Si perde nei play out, dove trova poco spazio e poca convinzione, ma il prossimo campionato sarà sempre più per lui un viatico per diventare un ottimo giocatore, un ottimo festaiolo, gli servirà a conoscere meglio la cucina piemontese e i movimenti da post in campo e fuori!! BISONTINO

Masento: Voto 6. Poche poche le partite di Max Masento in Serie D, dove ha dimostrato di avere il suo futuro davanti, e se lo vorrà veramente, potrà diventare un ottimo giocatore, e se lo vorrà veramente, potrà continuare a vivere di pallacanestro, e se lo vorrà veramente, potrà tagliarsi i capelli a zero. Coach Toselli se lo porta in D dall’Under 19, lui con impegno e voglia di basket, cerca di mettere in difficoltà i senior del gruppo, con la velocità che lo contraddistingue e la freddezza di un veterano. Ma dopo aver saltato alcune sedute di allenamento, per lui si chiudono le porte del campo, anche se nella sua squadra giovanile è senza dubbio uno dei leader. A fine stagione Gigi Toselli parlerà di max come un ottimo giovane, pieno di grinta, sicuramente futuribile. Vendiamolo subito allora!! Cribbio!!! NON VEDO MA…SENTO

Giacone: Voto 6. Mister Giacco è uno di quei giovanotti di belle speranze che coach Toselli porta con sé in Serie D, a macinare pallacanestro e scherzi sotto la doccia. Parte in sordina, la prima fase della stagione non lo vede troppo protagonista, di spazio ne vede poco. Le convocazioni arrivano verso la fine del 2007, l’allenatore gli dà spazio in campo e lui dimostra di saperci fare, proprio come con le ragazze al sabato sera. Senza paura affronta avversari di qualsiasi tipo e compagni di squadra di tipo ancora diverso, tant’è che si presenta al ritiro dell’Epifania caldo per migliorare giorno dopo giorno il suo rapporto con il gruppo. Infatti inizia ad avere più spazio in squadra, la serie D inizia a perdere partite su partite, ma a dirla tutta non ce la sentiamo di dare le colpe solo a lui. Con l’allenamento migliora la sua grinta, il suo gioco, e anche lui se ne rende conto, tanto da andare da gippo e dirgli che può giocare e farsi lo scout da solo, non ha bisogno di avere la balia. Apriti cielo! Gippo va su tutte le furie, si appella al sindacato degli scoutisti, peerde in cassazione e adesso deve pagare una bella somma a giancan! Ma si sa, tra amici cosa non si fa!!!!! SPIDER BOY

Bertello: Voto 6. Eccolo qui uno dei tanti ragazzi che vengono buttati nella mischia per farli migliorare, per far conoscere loro uno spogliatoio di un certo peso, di una certa importanza, dove le prove da superare sono più di quelle che un normale essere abitante su Marte potrebbe pensare. Simo si ricava i suoi minuti, sa che i play a disposizione di Gigione sono molti, tutti di buon valore, ma lui si allena tutto l’anno con i suoi amici della under 19, mettendo la sua presenza anche in serie D, alla ricerca di un posto da titolare a cui si vede che ci tiene. Migliora dopo ogni allenamento, l’impegno che butta in campo lo premia, perché gil viene concesso un buono spazio per dimostrare quanto vale. Senza paura gioca a modo suo, corre, dispensa passaggi e penetrazioni, tiri dalla media. E quando può di dimostra vincitore tra una combriccola di malati di divertimento, che fanno di tutto per coinvolgerlo in quello che si crea spudoratamente a livello di un casino mistico di ttuto rispetto. Cosa vuol dire?? Chi lo sa, l’importante è proprio il divertirsi!!!! SALI, SALI, NON TI AMMALI!!

toselli: il voto del vice elevato10. A giugno 2007, il nuovo presidente della società, si ritrova per caso ad una cena con Gigi Toselli, per organizzare una festa sul lago maggiore, dedicata alla chiusura dei negozi di anti tarme in svizzera ed alla riduzione dei bar particolari di Lugano. Era quasi tutto definito, quando si è venuto a sapere che il lago maggiore era già occupato da una gara di lancio delle pietre per vedere chi faceva fare più salti alle pietre stesse. Nulla da fare, tant’è che i due hanno pensato che potevano collaborare in altro modo. E così, dopo lunghi discorsi, al presidente è venuto in mente che gigi avrebbe potuto allenare gippo a diventare lanciatore di pietre nel lago maggiore. Ma nulla, gigi non volle saperne. Così il presidente decise che gigi avrebbe potuto allenare gippo a fare il vice allenatore nella sua nuova squadra di Serie D. Si, la D era già stata decisa, mancava solo il tassello del vice allenatore, e non sapendo proprio chi mettere, decidemmo per il vecchio saggio gippo. Così parte l’avventura di gigione alla ASC, una stagione esaltante, con tanti giovani nuovi, tanti senior vecchi, ma molta voglia di basket. Lui insegna molte cose ai giocatori, c’è affiatamento, c’è gruppo, e questo è anche grazie a lui. Si interessa molto i pallacanestro, compra DVD (almeno così ci fa credere), compra giornali (almeno così ci fa credere), si inventa schemi, giochi, instaura un buon rapporto con i giocatori, soprattutto con i giovani, che vanno spronati, invogliati….”e studia che poi ti bocciano, e non dire a macho che è un vecchietto indifeso, guarda che ga ha sentito che gli hai detto che è lento come una lumaca, no il gatto le sue fighette se le tiene per se…”. Porta la squadra alle porte dei play off, ma quando suona nessuno gli apre, e così deve tornare indietro ai play out, dove si salva al primo turno con un po’ di sofferenze imprevista, ma il basket si sa, è bello perché strano e avvincente, può rivelare soprese, emozioni positive e negative, può farti riscoprire vecchi amici. Rinnovato a fatica il contratto, per via del presidente che era pressato da mesi da Botta che richiedeva la panchina tutta per se, Toselli correrà ancora con i biancorossi la prossima stagione, alla ricerca di play off, divertimento, cene, spogliatoio, aperitivi, birra, donne, soldi e macchine veloci. Tutto il resto è una sana abitudine! COACH CARTER

Botta: Voto 10elevato10. Vi confido un segreto. E’ l’ultima pagella che scrivo, perché i miei genitori, all’età di 18 anni, mi hanno insegnato che nella vita si fa prima il dovere e poi il piacere. Dopo lunghe ed estenuanti pagelle, mi tocca proprio questa, e per Gippo il voto 10 elevato 10 non basterebbe, ma non ce la siamo sentita di dare lui un voto troppo alto, perché poi arrivasse in palestra convinto di essere l’unico indispensabile. Vive la sua stagione da aiuto allenatore, dà una grossa mano a gigi agli allenamenti, e in partita fa lo scout, cosa che non interessa forse a nessuno, se non al direttore della gazzetta dello sport di via sanità, quando deve pubblicare gli articoli delle partite del Pelledoca. Usa sempre due o tre colori, per distinguere un po’ tutte le cose, sbraita in panchina contro tutti, litiga con gli arbitri, con i suoi giocatori, con i suoi allenatori, con gli altri allenatori, con i giocatori avversari, con gli ufficiali di campo, con il pubblico, con i canestri, con il custode, e non gli basta mai. Vuole di più. Per suo volere salta alcune cene in stagione, lo spogliatoio lo critica per questo, ma lui non si degna di uno sguardo, pensa solo al basket, alla squadra, decide che è giusto insegnare il suo repertorio ai giovani, e così fa vedere a tutti le sue bombe da sette metri in parabola paurosamente parabolica. Indiscusso capo del pulmino saviglianese, lo cura con determinazione, lo lava, lo tratta con uno di famiglia, è rigoroso, non vuole la radio troppo alta e soprattutto niente alcoolici nell’ultima fila, dove si sedevano sempre i peggiori dei gruppo, quelli più estremisti. Nuova stagione, vecchio saggio gippo, che rimarrà vice allenatore di Toselli, ma anche allenatore di una squadra di ragazzi più giovani, perché, sponsorizzato dal presidente, è giusto che si faccia la sua esperienza per diventare un giorno un ottimo allenatore, a meno che non decida di seguire il corso “taglia legna, passione vera”, e diventare un boscaiolo a tutti lgi effetti, trasferirsi in alta val badia, sposarsi con una bionda montanara austriaca, darsi alla birra ed alla grappa, votare per il rutto libero a fine pasti, imparare canzoni tirolesi, e mettersi a ballare la mazurca. Ad ognuno il suo destino, lo abbiamo detto più volte, e sarà lui a decidere il suo….se non saprà cosa decidere, lo faremo noi per lui, e partiremo per l’austria! ONE GIPPO IS TOO MUCH

Poccardi: Voto 11. Stagione dopo stagione passano un po’ tutte le facce che prima arrivano, rimangono, e poi per qualsiasi motivo vanno via. Ma lui è sempre qui, il buon Piero è uno dei pochi che non cede mai il passo, che ogni domenica che si gioca in casa si presenta tra i primi e va via tra gli ultimi, che ogni domenica arriva con la classifica aggiornata, l’elenco di tutti igiocatori della squadra avversaria, con tanto di punti individuali, medie statistiche, e chi più ne ha più ne metta. Per di più come se non bastasse, durante tutto l’anno conserva gelosamente gli articoli di ogni partita, le classifiche giornata dopo giornata, ritaglia dai giornali ogni piccolo riquadro che riguardi la serie D ed in particolare la ASC. Ovvio, una copia viene sempre fatta e consegnata all’entourage. E ancora una volta, chiude la stagione con le lacrime che fanno capire quanto ci tenga a questo progetto, a questa squadra ed alla pallacanestro. Quindi sappiamo che il prossimo anno alcune cose cambieranno, magari qualche giocatore, magari le divise, ma lui ci sarà ancora, come sempre, ripetutamente! SUUUUUUPER STAR!!!

Testa di Cane: Voto -1. Per la prima volta in questa stagione si parla di Testa di Cane, ovvero colui che ha inventato il blog, che ha collaborato tutta la stagione con i supporters che hanno lasciato migliaia di messaggi al giorno ai giocatori del Pelledoca. Vorrei solo citare un messaggio inviato da un tifoso, alla fine del girone di andata, quando la squadra era ben piazzata in classifica, prima di rovinarsi nel ritiro dell’epifania: “Carissimo Testa di Cane, sono un accanito appassionato del vostro fan club, vi seguo sempre e vorrei approfittare per mandare i saluti a tutti quelli che mi conoscono, in particolare a Maria Catlina, che so che mi vuole bene. Vorrei solo scrivere due righe sulla squadra, perché ci tengo chè sappiano quanto io tengo a loro stessi. Mi piacciono, giocano bene, e sono anche molto belli. Sarebbe impossibile avere un loro autografo su una maglietta, così da poter andare in giro per la mia città natale a far vedere a tutti che sono un ragazzo fortunato? Con questo ti saluto, e ti prego, testa di cane, rimani sempre così, perché altrimenti non mi diverto più, e saluta la squadra del mio cuore, con tanto amore e tanto fragore! Gus”. A questo messaggio il buon testa di cane rispose a modo suo: “Ahoooo, a giallozzozzo, ma che te stai a ddì? Ma chi te credi d’esse….”. Rozzo, sempre rozzo, tutta la stagione. Ha saltato quasi tutte le cene della squadra, ha saltato il ritiro, ha saltato l’aperitivo e le cene di fine stagione, salta la costinata organizzata in suo onore, e per di più non si è visto nemmeno una partita dei play out. E’ un peccato che il presidente del fan club si sia dimenticato di noi proprio nel momento più buio, anche perché le sue attenzioni erano rivolte ad installare varie telecamere in casa sua, per via di alcune serate segrete di personaggi conosciuti, che con la scusa di coccolare la tartaruga, maneggiavano faccende. A testa di cane va il nostro grazie per essere stato il primo presidente del fan club della ASC Savigliano basket, ed è un peccato che ci lasci così, senza che gli venga rinnovato il contratto!!! UOMO DELLA SUD

Pubblico: Voto 10. La ASC ha una fortuna sfacciata: i propri tifosi! Come si potrebbe vivere senza di loro? Non si potrebbero prendere multe dalla federazione per atteggiamenti irriguardosi per esempio!! Ok, a parte le baggianate di contorno, anche quest’anno il nostro caro pubblico si è dimostrato molto affettuoso, ha sostenuto la squadra nei momenti più belli, quando sono arrivate vittorie forse insperate contro formazioni di alto livello (tra cui la grande vittoria contro il Michelin che è poi stata promossa in C2), e nei momenti più cupi, a causa di sconfitte orrende e contro natura. Genitori, amici, amiche, fidanzate, mogli, amanti, nemici, conoscenti, simpatizzanti, play mate con la faccia del gatto sulla maglietta…questi i nostri grandi supporters che sono stati lì sulle tribune sia in casa che in trasferta, per sfociare nel calderone dell’ultima partita dei play out, con tanto di bandiere, di rumorosi tubi di plastica e cori organizzati. Ci sono state persone che hanno pianto alla fine del campionato, e che si chiedevano che cosa avrebbero fatto dalla domenica successiva, visto che non c’era più da andare in tribuna a canticchiare allegramente “Un presidente, c’è solo un presidente….”, ci sono stati i tifosi in ansia da bollino, tifosi che hanno apprezzato l’idea del calendario de “I carcerati del basket”, una iniziativa benefica fortunatamente andata a buon fine! Quindi, cari tifosi, tenetevi pronti, che sta per cominciare di nuovo. Nel frattempo potete andare al mare, in montagna, a passeggiare nelle campagne, a fare gare di chupito, alle feste della birra che si svolgeranno in zona durante l’estate, a Lourdes a pregare perché il prossimo anno si possa salire in C2, alle feste Infradito. Nel frattempo le play mate potranno andare a casa del gatto a provare le nuove coreografie per i balletti da fare il prossimo anno, perché è lui che decide quali saranno! SEEEEEEEEENSAZIONALI!!! SEEEEEEEE……SEEEEEEEE……ADAVADAI!

Medici: Voto 9,5. Ancora una volta grande presenza dei medici alle partite della ASC. Certo sono stati nostri “ospiti” per obbligo, perché senza di loro ogni volta le multe lievitavano, un po’ come Abatantuono in “Grand Hotel Excelsior”! Ma siamo sicuri che sono venuti ad ogni partita con piacere, si sono divertiti, si sono anche emozionati con noi per le vittorie e le sconfitte, hanno cercato di conoscere la pallacanestro, hanno tifato, e soprattutto sono sempre stati molto disponibili. A loro va il ringraziamento di tutta la società, di tutti i giocatori, con la speranza che il prossimo anno vorranno di nuovo aiutarci, sopportare le nostre richieste di presenza per la domenica, divertirsi con noi e tricheballacche! RED CROSS PLEASE HELP US

Presidente: Voto 10 frustate. Quando, nel lontano giugno 2007, il signor Netu decise di appendere le scarpette al chiodo della sua cantina di fiducia, lo fece con le lacrime agli occhi, sapendo a cosa andava incontro, sapendo che senza di lui questa squadra avrebbe potuto raggiungere risultati epici. Allora mise da parte le sue ambizioni di arrivare un giorno in serie A, e decise di metterci anima e corpo da dietro una scrivania. Ovvio, una scrivania che diventò presto un banco di scuola, con una poltrona che non era in pelle umana, ma bensì uno sgabello con tre gambe sole. Molte le cose fatte durante tutto l’anno, tra le quali un fan club pilotato mostruosamente dal suo collega, nonché braccio destro Testa di Cane, un ritiro all’epifania che ha completamente rovinato l’assetto intestinale della squadra e quindi il proseguio del campionato per il mese di gennaio, una festa all’Evita dove non si è quasi riuscito a mangiare nulla per via dell’orario di arrivo, per festeggiare i play out che amaramente sono tornati a far visita alla nostra beneamata. Per questo motivo il suo voto è fatto di dieci frustate, che gli verranno date prima di pronunciarsi per la stagione che verrà, lo facciamo per lui, perché magari dopo potrebbero essere di più. Da quello che possiamo sapere tramite suoi amici intimi, ha deciso di fare il presidente solo per farsi chiamare “Pres” dai giocatori, perché considera questo titolo come molto importante e in grado di affascinare le donne di passaggio. “Ma ti ha chiamato Pres quel ragazzo, perché?”. “Perché sono il suo Presidente, è chiaro, lo comando io, e fa tutto quello che voglio!”. “Ah, ma allora sei importante, ti andrebbe di conoscerci meglio?”. SOTTOPOSTO AD ESAME DEL CERVELLO

martedì 13 maggio 2008

Venerdì 23 maggio dalle 22.00 tutti al Victor Discopub di Bandito (Bra)!
L'Infradito presenta:
"Festa del Mojito e Chupito...a Bandito...in Infradito".
Promozione speciale per l'evento: Mojito + Chupito a 5 euro e L'INGRESSO E' LIBERO, il rtimo della noche lo detta Dj Fix con la sua musica e i suoi dischi!!! Il popolo della notte dell'Infradito farà il resto...divertimento allo stato puro!!!
Con l'occasione della festa si festeggerà anche la fine della stagione cestistica 2007/2008; tutto il CLAN del basket saviglianese e non... sarà GRADITO OSPITE della serata, naturalmente accompagnato da mogli, fidanzate, amanti, amici, fratelli e sorelle, zii, parenti, nipoti ecc.....
Spargete la voce per il primo elettrizzante Party Infradito In The Summer 2008


giovedì 8 maggio 2008

"Dopo il successo dell'anno scorso torna il 3c3 SAVinpalla, Domenica 8 Giugno ore 13 in Piazza del Popolo, dove si sfideranno i ragazzi nati nel '90/'91'/92/'93 su un canestro e i nati nel '94/'95/'96 sull'altro. Per Info e Iscrizioni trovate tutto sul volantino, partecipiamo in tanti!!!"
INFRADITOLIFESTYLE

martedì 6 maggio 2008

PELLEDOCA SAVIGLIANO – VICTORIA TORINO: La Serie!!
Le Pagelle del Pelledoca
A cura di Lieto Zaga


Scotta 7 : Il miglior acquisto tra i nati nel 1980 del Pelledoca chiude la stagione alla grande, aiutando i suoi compagni a raggiungere una salvezza più complicata del previsto. Lui soffre ancora di una leggera tendinite, ma stringe i denti, proprio nel momento in cui sta dicendo qualcosa nell’orecchio del gatto. Il gatto si mette a urlare, sanguina, ma sono amici, e lo fa degustare. In campo dà come sempre il 100 per cento, grida a più non posso in difesa, aiuta a chiudere gli spazi, e in attacco si prende il pallone e gioca da play. In gara uno fa difficoltà a buttare la palla nel cesto, immaginate nel canestro. E’ una vasca da bagno chiusa a chiave il canestro, ma in gara due fa capire chi è già nel primo quarto: non con una, figuratevi con due, ma addirittura con tre bomboni in pochi minuti chiude virtualmente la partita. Che uomo! Nell’ultimo e decisivo incontro non vuole fare brutte figure davanti al proprio pubblico, che sfoggia molti striscioni solo per lui. Si butta dentro, cerca il fallo, ma ogni tanto arriva il canestro. Quando cerca di segnare trova il fallo. Quindi va dall’arbitro e dice che è ora di mettersi d’accordo. La sua stagione finisce lì, con alcune ottime giocate che danno ai suoi la salvezza e la gioia per una stagione positiva, anche grazie a lui! VIVACE

Garello 7,5 : Mamma li turchi! Lo diceva sempre un accanito fumatore della zona di vigevano bassa, quando vedeva la nebbia in novembre inoltrato. Avesse visto il buon garello giocare forse avrebbe reagito in modo diverso, e anche lui sarebbe schizzato in piedi per cantare la gioia di vedere un finale nelle mani di una persona, come è capitato a noi. Gioca praticamente nello stesso modo le tre gare contro il victoria, correndo molto, difendendo alla morte sui più pericolosi giocatori avversari, e sparando dalla distanza a più non posso. Il suo minutaggio in campo è molto ampio, ma è fatto di un buon basket, di una forza disumana, e di precisione balistica. Coach Toselli in panchina prende la lavagnetta e inizia a scrivere SUPER dappertutto, poi quando Ga lo guarda gli fa leggere tutto per caricarlo. Lui mette fuori buone cose in gara uno, anche se la bomba a 3’ dal termine non serve a nulla. Lui si prende anche un tecnico che non doveva prendere, ma in gara due diventa immarcabile e addirittura il gatto va dagil avversari e dice loro che nemmeno lui avrebbe la voglia di stargli dietro, per paura di stancarsi troppo. Segna da fuori, in penetrazione e ai liberi, concedendo poco ai compagni, ovviamente perché non si fida. In gara tre costruisce quando tutti sono in ferie, motiva i compagni, e nel momento clou piazza due bombe che chiudono i giochi definitivamente e fanno esplodere la curva e tutta borgo pieve. IMPLACABILE

Tallone 5,5 : il capitano dei capitani si sente come un fiorellino che sta sbocciando, e nei play out vuole dimostrare che il giorno del ritiro si allontana sempre di più. Gioca gara uno e gara tre, e anche se le sue gambe, soprattutto le ginocchia, ogni tanto chiedono pietà e si lasciano trascinare, lui non molla mai. Gioca per i rimbalzi, a lui Sabena li lascia per motivi di gradi, prova la via del canestro con assidua lotta contro la sfiga, ma la palla non vuole entrare. In gara uno il coach lo fa giocare una ventina di minuti, dove lui non riesce a provare la conclusione dalla distanza, perché ben marcato dagli avversari. Sua moglie in tribuna lo fischia proprio per questo motivo, poi però quando lo vede correre da una parte all’altra del campo si mette ad applaudire con veemenza. In gara tre è più libero, accalappia molti rimbalzi che dimostrano ancora una volta che gli avversari erano abbastanza bassi. Trova la via del canestro nel finale, a suggello di una stagione fatta di volontà e tanta grinta, amore per il basket e per il divertimento post partita. Bella capitano!! MISTERIOSO

Sabena 6+ : Arvidas arriva ai play out con una voglia di pallacanestro pari alla voglia di silvio nel cercare di vincere le elezioni. In gara uno, come in gare due, come in gara tre, i rimbalzi sono quasi tutti suoi, almeno quando è in campo. Chiunque si metta davanti a lui finisce male, perché salta per tutti i suoi compagni e le sue mani sono più prensili di due tenaglie. In difesa fa il possibile per concedere pochi canestri agli avversari, anche se ha vita abbastanza semplice, visto che di lunghi davvero lunghi gli avversari non ne hanno. Ma ogni tanto la difesa vacilla, lui con i suoi amici biancorossi si fanno mangiare come delle mele marce in penetrazione, e la vittoria diventa più difficile del previsto. In attacco non fa tutto quello che potrebbe. Cerca disperatamente punti chiave per lo svolgersi del match, prova da sotto, prova dalla media, con la sua solita eleganza. Arrivano si dei buoni punti, ma talvolta le conclusioni saltano fuori dal cerchio, da sotto ogni tanto non è preciso e si mangia conclusioni già a referto. Ma può capitare, i play out fanno storia a sé e sabo lo sa bene, anche perché abbiamo saputo dei cornetti sistemati con cura nel borsone e continuamente baciati durante gli scontri con il victoria. BRAVO, BRAVO…

Alasia 6+ : Ma quanto è bello il gatto col gonnello, ma quanto è bello vederlo col cappello! Ultima di campionato anche per il faraone più sfingiato d’egitto. I suoi play out sono intensi, sa di dover dimostrare tutto quello che ha, prima di andare in ferie nella normandia da brandy. In gara uno parte incantato dal colore delle divise avversarie, e spesso si perde il pallone, prova a incunearsi nella difesa torinese, ma gli manca la precisione al tiro, anche se in difesa si dimostra ancora una volta un rompi balle mostruoso, sempre attaccato all’avversario, ma di sicuro tassello per la vittoria. In gara due gioca come in gara uno, più o meno. In gara tre gioca più o meno come in gara uno e gara due. In attacco macina gioco ma non segna più di tanto. Si butta dentro poco elastico, ma poi dalla lunga fa sperare i tifosi biancorossi. La sua faccia fa capire che vuole solo la vittoria, la sua frenesia è ammirabile, non si ferma davanti a nulla, nemmeno quando le pulzelle presenti in tribuna iniziano ad inneggiare a gippo. Lui si, ci sta male, ma supera il momento facendo un fallo e mandando a cagare macho per non avergli passato il pallone per tirare da metà campo. Campionato finito, in attesa delle penne! SALSICCIOSO

Brero 6 : Poco spazio per il Brix del Pelledoca da ducati monster, che gioca solo gara due, lasciando spazio al capitano per le altre sfide. Purtroppo da noi è così, c’è un presidente, un allenatore, un vice allenatore, dei tifosi, ma comanda sempre e comunque il capitano. Nei suoi quaranta minuti a disposizione fa quello che deve fare. Gioca con una grinta pazzesca, salta a rimbalzo a gomiti aperti, prova a buttare dentro punti pesanti, che faticano a concretizzarsi. Ma ci mette tutto quello che ha per dare una mano ai compagni a portare la serie a gara tre. Quando il coach lo sostituisce vola in panchina a massaggiarsi le caviglie, in vista della gara di mini moto in programma per l’ultimo week end di maggio sotto i portici di piazza santa rosa. In gara tre incita i suoi dalla tribuna, ma manifesta contro le repressioni di un capitano troppo dittatoriale, saltando anche la cena di fine campionato. MIZZICA

Giorsino 6- : E’ vero, il primo anno che un ragazzo fa i play out non sempre può giocare al 100%, perché c’è l’emozione, la paura, la stanchezza per le notti brave, l’amore per qualche ragazza che di sballa il cervello, la voglia di evadere, di andare al mare, di andare in montagna, di correre felici a perdifiato, per vedere chi resta indietro. Non è il caso di giors, che gioca le te partite con la solita verve, pur non incidendo troppo sul parquet. A rimbalzo è come sempre limitato dai lunghi senior, che avendo amicizie importanti in tribuna non possono farsi fottere troppi palloni da un ragazzo molto più giovane. Comunque quando può si sbraccia e vola a catturare i suoi palloni, grazie anche a linghi avversari non proprio mastodontici. In attacco, forse intimorito, non riesce a fare punti su punti come suo solito, non è preciso, il tabellone non lo aiuta, e i tifosi si mettono le mani in testa pensando che così non si può giocare. Ma lui se ne fotte, non cambia umore e gioca solo per il suo scopo preciso, ovvero farsi vedere dagli osservatori della squadra di San Salvatore, che il prossimo anno probabilmente lo ingaggeranno alla modica cifra di due cene per la società e quattro pintoni di buon pastis. AFFRANTINO

Fissore 7+ : Super Fix decide di chiudere il campionato da titolare. Infatti, in gara due e gara tre butta i soldi sul tavolo e il coach lo mette subito dentro. In gara uno parte dalla panca, ma ancora una volta spara tutte le sue cartucce nel migliore dei modi. Quando lui va a rimbalzo sai già che la palla non la perdiamo, si butta dentro con dei movimenti strani ma molto prolifici, che lo portano a segnare dei punti fondamentali per la conquista delle vittorie decisive. I tifosi sono tutti con lui, soprattutto in gara tre, quando si inventa dei canestri impressionanti, tipo appoggiando da sotto o in terzo tempo in penetrazione. Che fenomeno. In difesa è incontenibile, il suo avversario fa difficoltà a batterlo, e lui se ne vanta con tutta la panchina. La salvezza arriva ed è anche merito suo, che ci crede fino in fondo, che non sa cosa sia l’agitazione, la paura, ma conosce solo la parola basket, perché tutto il resto è contro natura! MERCEDES

Mussetti 6+ : Mux, mux, mux, doppia mux mux mux….la curva voleva intonargli questo ritornello, ma per via di frange meno estremiste si è dovuto annullare l’evento. Anche lui in campo nelle te gare di play out, con Scotta e Cerutti a portare su la palla, a far giocare i compagni, a farli guardare mentre penetra e butta nel canestro dei punti decisivi. Gli capita soprattutto in gara tre, quando mette dentro un canestro importantissimo. Già in gara unno era andata così, ma era arrivata comunque la sconfitta. Mux gioca con la sua solita tranquillità, non fa un passo più veloce di quello prima. Peccato che ogni tanto si faccia battere in difesa con troppa facilità. Rimane fermo sul primo passo, poi guarda il coach e gli dice che probabilmente qualcuno deve avergli messo della colla sotto le scarpe. Non forza però conclusioni, anzi, le finta per poi scaricare la palla ai compagni che ripetutamente sbagliano. Lui se la prende un po’, dicendo loro che si sta stufando di questo tipo di gioco e che dal prossimo anno cambieranno un po’ di cose. Ga non è d’accordo e lo mette con le braccia al muro! PAZIENTE

Cerutti 6+ : Il piccolo play del Pelledoca è a un bivio. Lui vorrebbe andare a vivere in sud america, ma nessuno vuole andare con lui, perché beve troppo succo di costine. Chissà, indagheremo. Buona la sua prova nei play out, soprattutto in gara due, quando si ritrova preciso dalla distanza, ma anche dalla media e in penetrazione. E’ un tuttofare, tanto che il padrone di una bar vicino alla palestra di torino gli porta gli ingredienti per preparare un Godfather, e lui in un attimo, tra un libero e un altro, lo prepara. In gara tre pasticcia un po’ troppo con il pallone, gli scivola, i suoi passaggi non sono così precisi, e al tiro ci va poco. Nel finale mette la bomba della staffa che chiude il campionato del savigliano, il pubblico applaude pur sapendo che il cuore non lo vedrà, perché lui se lo dimentica. Alla cena di fine campionato è fresco come una rosa, convince i giovanotti che il prossimo anno giocheranno sempre di meno, perché lui farà tutto per tutti. A meno che loro non gli preparino le costine tutti i sabati pomeriggio, gli versino il vino nel bicchiere e gli cantino delle canzoni in piemontese! PINACOLA

Araldi nd: Pochissimi minuti per il più giovane giocatore del Pelledoca, chiamato a rimpiazzare Missenti infortunato. Il coach gli dà spazio nel finale di gara due e gara tre, lui prova a buttare dentro i punti della gloria, ma la palla non vuole entrare. Sembra che il molten dica: “ho già fatto prender gli applausi a cerutti, non posso fare di più…”. Peccato, ma la sua voglia di mettersi in mostra, di giocare a pallacanestro e di stare in compagnia possono essere un buon presagio per gli anni che verranno, gli anni d’oro del grande basket di casa nostra e dei brindisi da pic nic che d’estate non guastano mai! PARTENTE

Toselli: A fine gara tre il pubblico riserva a lui l’applauso più caloroso, perché sopportare gippo in panchina tutta la stagione non deve essere stato facile. Vero è che il 10% dello stipendio che prende è proprio per questo motivo, ma secondo noi è ancora troppo poco. In gara uno rimane sbalordito dagli avversari, che non sembrano essere da ultimo posto in classifica. Vero è che i suoi giocano una pallacanestro tutt’altro che da parquet. Sembrano un po’ zombie che vagano per il deserto alla ricerca del faraone. Lui prova in tutti i modi a rimediare, ma non è la domenica giusta, così si perde. In gara due cambia tutto, mette su una zona che distrugge ogni cosa, e ritrova nei suoi quella voglia di vincere che ha caratterizzato molte partite durante questa stagione. La sera dopo gara due si ritrova in un locale segreto delle langhe per un colloquio formale con il presidente, e tra un dolcetto e una cantilena in tedesco, c’è modo di capire che per gara tre tutto è a posto, i bandieroni ci sono, il tamburo, qualche starlette della televisione provinciale. Ci vuole solo la vittoria, che ancora una volta arriva con fatica, grazie ad alcune preziose giocate nel finale. Lui cerca di far giocare la quadra come tre giorni prima, ma gli avversari sono ancora lì a lottare. Quando vede che è fatta, inizia a saltare addosso a gippo, lo abbraccia, lo lecca, e lo porta in trionfo. D’altronde, per gippo era l’ultima partita, e andava trattato in tal modo! MASTODONTICO

Botta: Urca, che botta, gridava il buon botta dopo la giornata a vinum. Sotto il sole cocente ripensava a gara uno e gara due, non capiva il motivo per cui si è perso così malamente in gara uno e si è vinto così facilmente in gara due. Al terzo bicchiere di barolo non capiva il motivo per cui si è vinto malamente in gara uno e si è perso facilmente in gara due. Alle tre del pomeriggio non capiva chi avesse vinto gara uno e chi avesse vinto gara due. Alle sei del pomeriggio non sapeva il significato della parola gara e non riusciva a mettere in ordine di grandezza il numero uno e il numero due. Ma tornato in sé, arriva a gara tre fresco come una rosa, pronto per l’ultimo scout dell’anno, le ultime discussioni con gli arbitri, le cantilene agli ufficiali di campo, le pulizie sul parquet, i cori dei tifosi. Quando vede come sta andando chiama l’agriturismo prenotato il giorno prima, per disdire la prenotazione. La paura di perdere è forte, la panchina inizia a bagnarsi del suo sudore. Ma nel finale, quando tutto torna come doveva essere, prenota nuovamente, questa volta una stanzetta a ore, per festeggiare tutta la notte l’ennesima salvezza in serie D. PIZZAIOLO

lunedì 5 maggio 2008

LA NOSTRA SQUADRA DELLA ASC SAVIGLIANO BASKET HA RAGGIUNTO LA SALVEZZA NEL CAMPIONATO DI SERIE D, BATTENDO IL VICTORIA TORINO IN TRE GARE, FATICANDO, CADENDO, RIALZANDOSI. GRAZIE RAGAZZI, PER LA VOSTRA BELLISSIMA STAGIONE!
Nei prossimi giorni le pagelle dei play out
e i pagelloni della stagione!!!!!
Non perdeteli!!!!

mercoledì 23 aprile 2008

PELLEDOCA SAVIGLIANO – BASKET CARMAGNOLA: 68-60
Le Pagelle del Pelledoca
A cura di Lieto Zaga

Scotta 7: In effetti qualcuno lo aveva visto un po’ diverso dal solito, più rilassato, con gli occhi a metà strada tra l’apertura e la chiusura. Ma chissà, magari era un po’ influenzato. Inizia in panchina, la tendinite lo attanaglia. Quando entra la sua verve è quella di sempre. Grida, crea spazio, fa girare la palla con leggiadrìa e spirito di gruppo. Il coach gli dà spazio limitato in vista dei play out, lui si arrabbia e gli fa vedere un tatuaggio fatto la sera prima, con scritto TUBE. In panchina dice solo OK, YES OF COURSE, I’M SCOTT…non si capisce. Rientra in campo e fa il suo dovere di gran giocatore. In attacco segna da fuori, e quando finta il tiro si butta dentro e arriva fino al canestro, con la grazia di un angelo e le movenze di carla fracci. Spinto dai tifosi e dai compagni svela il fatto di aver dormito poco la sera prima, ma per una causa più che giusta. Ora tocca giocarsi i play out con la voglia di chiudere in due partite la stagione, e pensare che il prossimo anno è un’altra storia. Non deve finire la storia, può al massimo migliorare! AEREO

Garello 8: Dopo una serata molto romana, Ga parte con due missili che non centrano l’obiettivo, sbaglia alcuni passaggi che di solito non sbaglia, e ci viene da pensare che la cena al freddo gli abbia fatto prendere una congestione. Ma non è così, perché in pochi minuti si sblocca e torna a macinare punti e bel gioco. Da fuori ne mette tante, quando si butta in area è difficile fermarlo,si aiuta con il corpo e con la mente. In difesa gioca da duro, le gambe sono reattive, e la voglia di vincere gli dà quel qualcosa in più per dominare il terzo quarto, andare dal coach a dirgli che lui può festeggiare fin quando vuole, ma quando è in campo non rutta mai! Ogni tanto se la prende con i compagni che commettono errori madornali: Giors, ce la fai a segnare un canestro da sotto? Non è difficile!! Mux, ti va di penetrare una volta e scaricarmela per un tiro? Si chiama giocare a basket!! Alla festa post partita è felice perché è un po’ come tornar a casa, in una notte di rugiada, coca cola e pina colada! ROMOLETTO

Sabena 8: Il nostro arvidas si presenta alla partita in piena forma, riposato e rilassato. In campo è il solito macigno, che talvolta fatica a buttare la palla nel cesto, ben difeso dagli avversari, e talvolta troppo testardo. In difesa non teme nessuno, salta a rimbalzo con una grinta inaudita, e tante volte la palla è sua, anche se commette troppi falli che ne limitano il minutaggio. I suoi compagni gli passano molti palloni, lui la rigioca per le guardie che bruciano la retìna. Innervosito dai grigi, in panchina è incazzato come una bestia, il coach cerca di tenerlo calmo, gli dà dei sedativi, ma lui ha i denti come dracula e una voglia matta di tornare in campo. Nell’ultimo quarto mette a referto punti fondamentali per la vittoria, tra cui una gran palla recuperata e contropiede in appoggio. Quello è il canestro che chiude definitivamente la partita e dà la vittoria al Pelledoca. Sabo è stato uno degli artefici in tutta la stagione. Ora per i play out ci si aspetta da lui tutto quello che può dare, altrimenti, andremo a mangiare a Venasca e faremo la parte della tavolata più rompi balle della storia! FRISCU

Alasia 6,5: gatto matto affronta l’ultima partita di stagione regolare dopo aver disertato la cena del sabato con la dirigenza. Infatti gioca meno del previsto, ma non solo per quel motivo. Parte maluccio, corre molto, ma in attacco è impreciso, non riesce a chiudere buoni contropiedi e si perde il pallone malamente. Troppo falloso, la curva femminile sugli spalti si spazientisce, lo vede fuori condizione e se ne va a vedere le finali del torneo di briscola in un bar del quartiere. Lui si incazza, mette fuori gli artigli e con Scotta colleziona buoni punti in penetrazione, si rimette sotto e dà un senso alla sua partita. Al momento di rientrare in campo con quattro falli, l’ufficiale di campo glielo ricorda, lui ringrazia, entra, e fa il quinto fallo in meno di cinque secondi. Fantastico, esce dal campo sconsolato, ma poi alla festa post partita è di nuovo lui, mangia, beve, balla e promette una presentazione per la settimana successiva. Ehy amico, attenzione ai tuoi compagni!! GATTO EGIZIANO

Brero 6: Brix torna in campo dopo una sosta per affrontare la tappa di Suniglia del campionato di mini moto, che lo ha visto protagonista giorno e notte, vita natural durante. Ma sa che il basket è sempre la sua passione, e ogni volta che assaggia il campo diventa un leone indomabile, che nasconde la paura nei cesti dei palloni. Buona prova a rimbalzo, anche se volano troppo i gomiti in alcune occasioni, il buon paolone si lascia prendere dall’agonismo e miete terrore sotto le plance. In attacco sfrutta bene la posizione sotto canestro, anche se fatica a buttare la pausa nel cesto, per via delle finte che a tratti ingannano anche lui. Grande presenza all’aperitivo di chiusura campionato, si trova a suo agio a ballare in pista la house del momento. Ma è solo un piccolo momento, perché ora tocca pensare a salvarsi, e lui sa che può essere determinante per il nostro contingente biancorosso! ROUGE NOIR

Cerutti 6: il piccolo play del “Pelledoca Magna e Bevi che campi cent’anni”, torna titolare dopo i fantastici allenamenti della settimana precedente al match, e lo fa con il suo solito sauar fer, condito da buon gioco e tanta voglia di basket. Vero è che ancora una volta il cuore non lo si vede dagli spalti, ma lui in cuor suo lo espone a livelli massimi. In attacco non forza situazioni difficili, è sempre pronto a servire i compagni che aspettano i suoi palloni, ma quando trova spazio prova a buttare dentro il cesto palloni che si rivelano fondamentali per l’esito del match. Sostituito dal coach, tira un calcio a una bottiglietta d’acqua imitando Vieirà, sostenendo di non aver bisogno di una giacca per entrare nel limbo dei barotti. Purtroppo si sbaglia, e per colpa della voglia e del match clou di serie A abbandona la flotta sul più bello, quando chiunque si aggira lì attorno, può essere parte dello spogliatoio. BELLINZONA

Missenti "0,33 periodico": Partiamo dalla sera prima. Tempo fa il nostro caro Lieto esprimeva parole veritiere: Dave, il giullare della Via Dante Livio Bianco da Garnero, avrebbe fatto meglio a trovarsi una nuova compagnia, e invece ha deciso di rimanere fedele al buon vecchio Mirko, e tutto è andato a scatafascio. A parte le simpatie dell’1,19 del mattino (ora in cui la sua pagella viene battuta a macchina), il Misse nazionale va in panchina per onor di firma, per via di un braccio ingessato, e si gode la partita con i compagni, incitando i suoi e sventolando il bandierone biancorosso, in vista del primo turno dei play out, che purtroppo non lo vedrà protagonista. Non manca alla festa post partita, e la sua presenza si fa sentire eccome, tanto che Patron Netu e la sua luce se lo caricano in spalle e lo portano fino a casa, inneggiando con gran gioia alla nostra amata bomba blu. UBER HALLE

Giorsino 6: Arriva alla sua ultima partita della stagione regolare pieno di tensione, perché in tribuna c’è quasi tutta la sua famiglia, e lui, negli spogliatoi si mette quasi a piangere con Sabo, chiedendogli per cortesia, di lasciargli qualche rimbalzo per fare una bella figura. Figuriamoci, Sabbu non gli lascia un rimbalzo che sia uno, e tutte le volte che accalappia il pallone, lo guarda e gli dice “lo volevi tu apple?”. Lui comunque ci mette tutta la voglia che ha in corpo per dimostrare che il suo futuro è ancora da scrivere, che il suo destino lo segnerà con la sua stessa mano, e prova in ogni modo a dominare sotto le plance, con buone giocate, che si concretizzano comunque meno di altre uscite. Indi per cui, ecco perché, tutti insieme abbiamo deciso a gran voce, che questa, solo questa, è per lui la partita che lo consacra a tutti gli effetti MELA MARCIA DELLA SEEEEEEETTTTIMANAAAAAAAA!!!! Questo vuol dire che per i prossimo giorni lo chiameremo offendino e preziosino, piagnolino e secondino, e quando lo vedremo ci toccheremo, prima di attendere il suo ritorno nel primo turno della fase finale, dove lo vogliamo vedere nuovamente ai suoi livelli di padrone! ASSUEFATTINO

Mussetti 7: quando butta la prima bomba nel canestro in tribuna scoppia il boato! E’ un momento difficile, in cui il Pelledoca non riesce a trovare gioco e canestri. Lui sblocca la situazione con la solita freddezza che lo caratterizza. Buone giocate da play, legge bene le situazioni in campo e trova spesso i compagni per delle conclusioni che sono salutari per tutti. In difesa ogni tanto vacilla sul primo passo del suo avversario, ma con le giuste cure il coach lo rende più efficace, e lo porta ad essere un valido quinto del quintetto, prima di toglierlo dal campo per comunicargli che per via del suo rifiuto a partecipare alla festa della sera stessa, i suoi compagni hanno firmato una petizione contro di lui, che recita quanto segue:”a motivo del fatto che il nostro mux non sarà presente alla baldoria organizzata da sua santità, richiediamo a gran voce che il suddetto non partecipi a alcuni minuti della partita in corso, in segno quindi di protesta contro la sua poca frequenza a eventi di così cospicua caratura. Questo è tutto, chi comanda siamo noi!”. Nulla da eccepire, ma in campo fa la sua parte, come sempre, rigorosamente, in rima, il suo è funky sinfonico, oggi come prima! SIFONE

Fissore 7: A fine partita è stata epica la frase di fratello gippo: “il giorno che avrò un figlio lo chiamerò DIGGEI, solo perché sono sicuro che avrà la stessa grinta del nostro caro DJ FIX”. Che poesia! In effetti il buon giovanotto della Savigliano da funky jazz ancora una volta ci mette l’anima in campo, e dopo la gran partita di Beinasco prova a dimostrare che la costanza è entrata in lui. A rimbalzo è un macigno in testa agli avversari, perché senza paura si butta in ogni piccolo buco che si crea, in attacco talvolta forza conclusioni prive di senso, ma riesce quasi sempre a raggiungere l’obiettivo. Meno preciso del solito si dimostra comunque un impavido lottatore di quartiere, e giorno dopo giorno fa capire a tutti che ha una voglia matta di migliorare, di non smettere di imparare a giocare a pallacanestro, perché c’è ancora molto da dimostrare, c’è in lui la sicurezza che la perfezione è un pianerottolo a cui potrà arrivare con l’impegno di cui non sa privarsi! LITTLE LOUI VEGA

Toselli "Pi Greco": Eccolo alla trentesima partita presentarsi con la giacca d’ordinanza, proprio come alla prima, segno che la sua voglia di vincere non finirà mai. Deluso dal risultato del campionato, che lo condanna comunque ai play out, sa che una vittoria può dare la nona posizione, e la sua grinta decide buttarla addosso ai suoi giocatori. Brutto inizio per il suo Pelledoca, subito sotto nel gioco e nel punteggio. Ma lui non si scoraggia, e con acuti cambi di giocatori riesce a trovare la formula per recuperare e portare a casa una vittoria fondamentale. A fine match si sente più provato dalla serata precedente, in cui la C.U. non gli è andata giù, ma a dire il vero non è andata giù a nessuno. Al proseguio della scampagnata abbandona con tristezza i suoi ragazzi, ringraziandoli comunque per quello che quest’anno gli hanno dato, per la correttezza che hanno avuto nei suoi confronti, anche quando lui parlava di di pick’nd roll, halley hoop, miss match, e qualcuno in mente sua pensava: “ma un coach italiano non poteva essere più prolifico?”. GRAZIE GRAZIELLA

Botta "10 per la pizza": Applausi. Quelli che la curva regala a gippo a fine partita. Lui non se ne accorge perché sta finendo di completare lo scout, essendosi dimenticato un canestro di garello, una stoppata di giorsino, un assist di scotta, un fallo di alasia, un rutto di brero, una parolaccia di missenti ed il cuore di cerutti. Esce impavido gridando che un pallone è stato smarrito, ma è tutto un bluff di cui vuole vendicarsi. Ancora una volta in panchina è attento all’operato degli arbitri, comunica con loro, li consiglia sui falli da fischiare e sulle pizzerie della nostra Savigliano. Durante i time out non pensa a quello che dice il coach, ma va a dare consigli ai suoi ragazzi, ormai si sente in grado di superare chiunque, anche se ancora non sa che il prossimo anno verrà venduto al Ping Pong Power System di Savigliano, una grande società che ha molta voglia di imparare. Ma se vorrà, se proprio vorrà, lo terremo con noi, sapendo che la sua costante presenza sarà sempre ben accetta, anzi, ben accettata! CARUSO


Cari ragazzi sono passate trenta partite di stagione regolare, trenta partite di pagelle o quasi, visto che alcune sono state abolite, perché non c’era la voglia, la pazienza, il tempo e lo stimolo per scriverle. Sapete, non è facile creare cazzate per una stagione intera, scrivere di un gioco mettendoci dentro la verità, la falsità, la simpatia, l’amore per una squadra che tanto ti dà e tanto ti toglie. Certo, non siamo ancora arrivati alla fine, c’è ancora da sudare, ci sono ancora da vincere delle partite che determineranno il nostro futuro, ci sono dei play out da giocare, delle battaglie in cui dovremo mettere l’elmetto e l’armatura e portare a casa il referto rosa. Oggi, 23 aprile 2008, tutta la tifoseria, tutta la società, chiedono a voi, cari giocatori, di dimostrare che tutto ciò che avete imparato quest’anno non venga dimenticato in queste prossime sfide. Le conclusioni le faremo a fine stagione, a risultati maturati!
Ora vogliamo solo ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuti fin qui, quel pubblico che non ha mai mollato, che è venuto una, due tre o trenta volte a vedere le nostre partite, ed ha tifato per noi, ci ha applaudito e ci ha ringraziato per quello che abbiamo dato. In primis vorremmo ringraziare un anonimo tifoso che ci ha scritto una lettera molto bella, che ci fa venire le lacrime agli occhi, che ci rende emozionati e stimolati per quello che potrà ancora accadere. Per questo vi vogliamo recitare questi versi così beati:
“Si è detto troppo e anche di più, si è usata pure la musica contro, oggi canto anch’io e dico che….. meno male che Netu c’è! Non ho interessi politici e non ho neanche immobili, ho solo la musica e penso che…….meno male che Netu c’è! Ci hanno provato scrittori e comici, un gioco perverso di chi ha già perso. Presidente questo è per te……meno male che Netu c’è! La musica suona, è senza colori ma i riferimenti sono reali, viva il Pelledoca, la Savigliano che ha scelto di crederci un po’ in questo sogno, per questo dico che……meno male che Netu c’è! Per questo dico che…. meno male che Netu c’è! Canto così, che in quella forza, che ha solamente, non conta niente, presidente questo per te, meno male che Netu c’è! …..Presidente questo è per te, meno male che Netu c’è!”.
Vincere, questo è l’epilogo in calendario!

Lieto Zaga

venerdì 18 aprile 2008

PROGETTO BUWAISWA:
finalmente si parte!

Carissimi amici, questa settimana abbiamo finalmente mandato in Uganda il ricavato della vendita dei calendari de "I carcerati del Basket", iniziativa promossa dalla ASC Savigliano Basket in collaborazione con l'associazione Infradito. Nei prossimi giorni partirà il progetto messo in atto con l'orfanotrofio Buwaiswa di Kamuli, per la costruzione di un piccolo allevamento di polli all'interno della struttura. Ancora una volta ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro contributo, e sicuramente vi terremo aggiornati sull'andamento dei lavori.
Eccovi qui sotto la mail che il responsabile dell'orfanotrofio mi ha inviato in questi giorni:

Bro,first of all thank you so much!!.
I received the money you sent to me for the poultry project at the children's home of Buwaiswa.
Every one is every grateful for the money (Children, Chris oglm and grandmothers at the children's home)
Regards from every one and the message is God Bless you and all your basket team members.
So now we are doing the budget to start even if it will be small chicken poultry but in future it will grow big with God's Blessings.
Am happy bro . I promise to take time to inform you everything and to send photos about the children poultry project.
Regards to every one who contributed fore us and thank you for your effort bro.
Bye Bye Andrew.

"Traduzione simultanea: Fratello, innanzitutto grazie di cuore! Ho ricevuto i soldi che mi hai inviato per il progetto dell'allevamento di polli presso l'orfanotrofio. Ognuno di noi ti è grato per questo (i bambini, l'ssociazione OGLM, le signore che gestiscono la struttura). Saluti da tutti, Dio benedica te e tutta la società di basket. Adesso non ci resta che utilizzare il budget per costruire un piccolo allevamento, con l'intento di renderlo sempre più grande nel futuro, con la benedizione di Dio. Sono felice fratello. Ti prometto che ti informeò costantemente e ti invierò delle foto relative all'allevamento stesso. Saluti a tutti quelli che hanno contribuito a tutto questo e grazie per il sostegno.
Saluti, Andrew."

Vi terremo aggiornati, e vi ricordo che se qualcuno, magari quest'estate, ha interesse ad andare a vedere di persona tutto ciò, buole passare un pò di tempo in un sogno chiamato Buwaiswa, non deve far altro che mettersi in contatto con noi!

A presto ragazzi
Daniele Biga

giovedì 17 aprile 2008

CS BEINASCHESE – PELLEDOCA SAVIGLIANO: 40-62
Le Pagelle del Pelledoca
A cura di Lieto Zaga


Scotta 6: in quel di Beinasco il coach lo fa riposare un po’ più del normale, lo tiene in condizione per l’ultima importante partita del campionato. Parte comunque titolare, anche perché Cerru the Poli è in panchina per onor di firma, dopo vi spiegherò. Scott non cerca molto la conclusione, anzi, dispensa assist a manetta che i suoi compagni la maggior parte delle volte tramutano in errori al tiro. Grida, in attacco, in difesa, in panchina…trova l’unico punto della sua gara nella seconda metà su tiro libero, il resto è buon gioco, soprattutto nel terzo quarto, quando la squadra si dà da fare e lascia indietro gli avversari. Ora per i play out dovrà dimostrare di essere il nonplusultra di questa squadra, ma soprattutto dovrà essere molto bravo a convincere il gatto a preparare le PPS, perché altrimenti, il giorno che ci guarderemo negli occhi, sarà triste, dover dire oro addio. SUBBIATO

Garello 8: è sempre lui, quello di sempre, che dà i consigli a tutti in campo: “Fix spezza il polso, Giors cerca di giocarti meglio l’uno contro uno, Allix ti spezzo il collo….”. Con le vecchie scarpe che usava anni fa non si trova molto, ma chi potrebbe farlo su un campo così brutto. Ma con la sua forza tiene prima a galla la squadra, quando non gira nulla lui si butta dentro e fa punti importanti, poi nel terzo quarto aiuta i suoi a fare il parziale, segna dalla lunga, dalla media, con fallo, da sotto. In difesa migliora gara dopo gara, è sicuro, agile, e talvolta difende anche sui compagni di squadra, per far capire a tutti che è una cosa che ci piace assai. E’ una macchina che non si ferma, e non dovrà fermarsi nemmeno nei play out, che condannano la squadra ancora una volta. Dovrà chiudere il buon lavoro fatto quest’anno, e portarci anche lui alla salvezza. BLACK SHOES

Sabena 6,5: Arvidas parte caldo caldo come in quel del Bra Basket, quando ne mise sei in fila. Questa volta ne mette quattro, sotto le plance c’è poco spazio per gli altri, perché a lui basta muovere il dito e gli altri lunghi capiscono che non possono entrare. Buona prova a rimbalzo, non cerca troppo conclusioni azzardate, ma fa il suo solito lavoro sporco in attacco ed in difesa, e forse dovrebbe incazzarsi di più quando i piccoli non tagliano fuori. Ai liberi non sfriziona, ma ancora una volta dà prova di grande umiltà, di partecipazione in campo e fuori. Per alcuni minuti fa coppia con capitan Tallone, è bello vederli insieme in campo che ripensano al loro passato, a quando nello spogliatoio nessuno fiatava se non erano loro a parlare, a quando in pizzeria nessuno mangiava se non avevano iniziato loro, e adesso invece, questi giovani ci danno solo dei sagrin! CUCARACHA

Tallone 5,5: Il nostro capitano, la colonna portante di corso Isoardi, l’asso di briscola del Pelledoca, lui, proprio lui, arriva a beinasco ubriaco. Così girano le voci dalla tribuna, si vedono persone che telefonano a destra e sinistra, notizie ansa, ansiose e terrorizzate. Intervistato dopo la partita, sotto la doccia, ci dice che è stata tutta una montatura per un errore in fase di passaggio nel terzo quarto, quando ha visto arrivare la palla e non aspettandosela, gli è scappata in malo modo. Per il resto gioca molto da fuori, tira da fuori, una bomba entra dalla sua mattonella (questa volta prima di iniziare abbiamo messo le sue iniziali sulla mattonella stessa) e lui in quel momento sfoga tutta la sua rabbia per gli errori precedenti. Impreciso ai liberi e dalla media, ma in quel campo sfido chiunque a fare più di 15 punti (Fix e Ga…ah, ecco!). La sua voglia di giocare è sempre ai massimi livelli, lui non smetterebbe mai, e quando si siede in panchina batte la testa contro il muro per non vedere il campo da fuori. MARZIALE

Alasia 7: il gatto è caldo per domenica 20, quando dovrà giocare contro carmagnola, e lo dimostra già domenica a Beinasco, quando sfodera una prestazione super velocity. Nel primo quarto vola sei-sette volte in contropiede e riesce a beccare un fallo. Tutte le altre conclusioni sono una disgrazia, non ne entra una, ma lui continua a correre come un pazzo su e giù per il campo, in attesa di Romoletto. In difesa è coriaceo, non si fa battere con facilità, ma quando c’è da tagliare fuori è un po’ lento e macchinoso. Poi in attacco si riprende e dimostra di saper giocare a basket, si inventa buoni canestri e segna con precisione i tiri liberi. Il gatto è pronto per i play out, noi avremmo voluto i play off, ma ci accontentiamo anche di questo. Lui è migliorato rispetto allo scorso anno, gioca di più, è più convinto e invogliato. Poi con la volpe si trova a meraviglia, soprattutto nelle serate di rugiada, quando si trovano e si coricano a becks, o forse no, perché ormai il diavolo è entrato in lui, e prima o poi lo sprigionerà tutto d’un fiato! APEROL SPRIZ

Giorsino 6: il lungo giovanotto della savigliano da liceo non è in serata di grazia, non è un campo semplice e lui lo patisce assai. Poi inizia anche a soffrire il fatto che Ga abbia preso in simpatia Fix, e lui adesso lo snobba un po’ di più. Dal campo si procura buoni rimbalzi, ma è impreciso al tiro, anche da sotto. Patisce la arzilla difesa di casa, il pallone che scivola, le panchine fredde….tenero, la prossima partita gli metteremo vicino qualcuno che gli butti aria calda addosso e gli massaggi i piedi. Per il resto è il solito Giors, voglioso di pallacanestro, ansioso di entrare. Il coach gli dà spazio a sufficienza, lui non riesce con facilità a trovare la via del canestro, che arriva solo alla fine, su una conclusione dalla media, dopo tanti errori che non gravano però sulla sua stagione super. ARRENDINO

Fissore 8: Il giorno che mi sposerò, se metterò il dj alla festa di nozze, chiamerò sicuramente DJ Fix, questo è certo, perché so che beve poco e non costa caro!!! Mittico fix! Il gladiatore del Pelledoca, tanto che alla prossima partita lo vestiremo da gladiatore e gli faremo fare le foto fuori dal palazzetto con i curiosi, a 5 euro cadauna, per racimolare soldi per la festa di fine stagione! Ancora una volta si spara una partita super, fatta di rimbalzi che solo lui sa come fa a prendere, in attacco ed in difesa, fatta di concretezza a canestro, in volo verso la gloria. Fatta di altalenanti tiri liberi, che entrano solo quando spezza il polso, che spezza solo quando glielo dice roby ga. Non si ferma davanti a niente e nessuno, non uno sguardo storto, ma tanta voglia di giocare a basket, di migliorarsi giorno dopo giorno, solo per il gusto di diventare così forte da obbligarci a dargli lo stipendio, per poi comprarsi l’ultima compilation dell’M2O, e darne copia masterizzata a Brix. FIORETTO

Missenti 5: Dave the glave gioca una decina di minuti o più di intensità, realizza quattro punti in contropiedi ben gestiti, anche se in difesa talvolta arranca e si fa battere sul primo passo. Per il resto non si presta a cercare troppe conclusioni, ma gira il pallone per i compagni, anche se troppo poco segue il tiro per un possibile rimbalzo. Forza alcune conclusioni nel finale, che non entrano, si stizzisce per alcuni falli che prima non gli fischiano in attacco, e che poi commette in difesa. Se la prende con l’arbitro, anche se dovrebbe giocare con maggior tranquillità, pensare solo alla pallacanestro più vera, dimenticandosi degli errori che possono commettere gli altri e di quelli che può commettere lui. Ma come dice il saggio: cercare la perfezione è ciò che spinge l’uomo a provare, e magari a fallire, a fallire, a fallire, per poi non più fallire. Si, è vero, i saggi tante volte abusano di assenzio e sigari cubani! SASA’ SALVAGGIO

Bertello 6: alla penultima giornata di campionato coach Gigi Toselli dà molto spazio al giovane Simo, che non fa rimpiangere scotta e cerutti in panchina. Gestisce ogni azione dei suoi con discreta sicurezza, non si fa fregare palloni, ruota bene la manovra e si dimostra un buon play per il futuro di questa squadra. Sempre che non voglia andare a giocare nei golden state che ce lo hanno chiesto per scambiarlo con Belinelli, “Barone” Davis e “Baronetto” Mick Jagger. Peccato che non arrivi il canestro, perché le conclusioni che cerca sono tutte ben studiate, non forza alcun tiro, ma la sfiga, che ci vede sempre bene, non gli dà la soddisfazione di togliere la virgola dal suo tabellino. Ci sarà tempo per migliorare ancora, per allenarsi e fare dei regali alla società, per poter giocare quindi di più! SPREGIUDICATO

Cerutti 10: Dopo l’ultima partita in cui non era uscito il suo cuore dalla sua mano fatto con le dita, i tifosi si sono trovati in settimana ed hanno chiesto alla società, tramite telegramma, di non far giocare il buon Paolino questa domenica (il telegramma recitava: “caro presidente. Stop. Tu che sei un santo. Stop. Prego. Stop. Non far giocare cerutti. Stop. No cuore. Stop. Cribbio. Stop. Altrimenti manifestiamo. Stop.”). E’ un vero peccato che alla fine del telegramma non abbiano salutato, speriamo che non lo abbiano fatto solo per il costo dei telegrammi, e non perché sono indignati con noi per non aver portato la squadra ai play off. In ogni caso Cerru non ha giocato, e si è diffusa la falsa notizia che avesse problemi fisici e sia stato convocato solo per obbligo di under nella rosa. A tutti gli effetti lui è, senza dubbio lui diventa, con il groppo in gola dico di lui, che è la MELA MARCIA DELLA SEEEEEEEETTTTTTTIMANAAAAAA!!!!! Domenica, in occasione dell’ultima partita della stagione regolare, vorrei che tutti veniste in palestra e vi metteste ad applaudire Poli, saltando a piedi uniti, chiedendo il suo licenziamento, vista la prossima partenza per Dakar, con il suo amico del cuore! DONDOLO

Toselli: Quando viene a sapere che Dogliani e Pinerolo vincono entrambe, si mette a piangere, e piange, piange, si dispera, picchia gippo, dà un calcio a giors e si rimette a piangere. Lui che aveva creduto tutto l’anno ai play off, lui che era convinto di avere una squadra di brocchi si è dovuto ricredere, perché Fix è un buon giocatore, lui che ci ha messo anima e corpo dal primo giorno si vede costretto ad andare ai play out, e questo vuol dire che il presidente non pagherà la cena di fine stagione, e lo riterrà responsabile in prima persona di quanto successo. A Beinasco fa girare molto i giocatori, dà spazio a tutti, chiede addirittura a Gippo di scaldarsi ed entrare in campo, dopo averlo visto allenarsi in settimana (pensate che adesso non chiama più il buon Netu per allenarsi, ma si affida a gippuz, che reputa più bravo in tutto). La sua squadra non gioca benissimo, se non nel terzo quarto, dove il parziale chiude il match. Ma lui studia l’attacco avversario, piazza la tre-due ben giostrata dai suoi, e le palle recuperate sono frequenti. Domenica dovrà portare la squadra alla vittoria per raggiungere almeno il non posto in classifica. SPADACCINO

Botta 9,9: Vladimir si presenta all’ultima trasferta della stagione regolare in forma smagliante, pronto a vincere e tornare a casa a preparare i volantini per l’ultima di campionato dove ci potevamo giocare i play off. Ma nulla, nulla, ai play off non ci andremo. Lui comunque fa lo scout con la solita precisione arcobalenica, si sbraccia, se la prende con i ragazzi che sbuffano in panchina perché arriva corrente da fuori, consiglia il coach su come tenere la camicia addosso. E’ tutto un programma, viene anche a cena, dopo essere andato a dare il suo voto a quegli sporchi politici che glielo hanno chiesto di nuovo! Ora non c’è che da finire la stagione, salvarsi, e capire cosa il buon gippo vorrà fare il prossimo anno. Tornare a giocare? Allenare una squadra per conto suo? Aprire un ristorante a Varigotti? Imparare a suonare il Digeridoo e trasferirsi ad Amsterdam in Dam Rak? Al momento non lo sappiamo, speriamo solo che nella vita sia felice, e che il giorno del suo matrimonio, già messo a calendario, ci inviti tutti per fare una bella festa, dove potremo cantare insieme come è bello far l’amore da trieste in giù! APOCALISSE