ULEB CUP Final eight: per gli atleti previsto uno sconto del 50%. Da martedì in vendita i biglietti

Terminata la prima fase di vendita riservata esclusivamente agli abbonamenti riservati ai tifosi delle squadre partecipanti per le 8 partite della Uleb Cup Final Eight, inizia martedì 1 aprile la vendita dei biglietti validi per le singole giornate. Per quanto riguarda i quarti di finale (10 e 11 aprile), le semifinali (12 aprile), le finali terzo-quarto posto e la finalissima (13 aprile), infatti, 1 tagliando sarà valido per le 2 partite della giornata.
Torino Olympic Park e l’Uleb hanno deciso di offrire una tariffa e un canale dedicato per l’acquisto dei biglietti a tutti i cestisti e alle loro società. Insomma un’opportunità davvero speciale per poter essere protagonisti della Final-Eight di Uleb Cup.
Le società affiliate alla Federazione Italiana Pallacanestro , infatti, potranno acquistare per un minimo di dieci giocatori i tagliandi per ogni singola giornata con il 50% di sconto. In aggiunta riceveranno un ingresso gratuito ogni dieci tagliandi acquistati, due ogni venti tagliandi acquistati e così via.
Le società dovranno rivolgersi all’ufficio Business e Gruppi di Ticketone inviando richiesta di acquisto all’indirizzo di posta elettronica gruppi@ticketone.it o al numero di fax 02.700.444.854.
La richiesta che dovrà essere inviata su carta intestata della società dovrà indicare l’elenco dei partecipanti e copia della tessera dell’accompagnatore a cui spetterà l’ingresso gratuito.
Il pagamento dovrà essere perfezionato con carta di credito, bonifico bancario (i dati saranno forniti dall’operatore)
Le prenotazione e il pagamento dovranno essere effettuati entro e non oltre martedì 8 aprile tramite fax o mail.
Il ritiro può essere richiesto tramite spedizione o effettuato presso il botteghino del Palavela, via Ventimiglia 145, nei soli giorni di gara.
Le squadre che scenderanno in campo al Palavela per contendersi la ULEB CUP sono: le spagnole Joventut Badalona, Akasvayu Girona e Pamesa Valencia; le russe Dynamo Mosca e Unics Kazan; le turche Besiktas Istanbul e Galatasaray Istanbul e la polacca Turow Zgorzelec.

Il programma per i quarti di finale è il seguente:

giovedì 10 aprile
ore 18,30 Besiktas Istanbul vs Galatasaray Istanbul
ore 21 Joventut Badalona vs Pamesa Valencia

venerdì 11 aprile
ore 18,30 Dynamo Mosca vs Turow Zgorzelec
ore 21 Akasvayu Girona vs Unics Kazan

semifinali: sabato 12 aprile
ore 18,30 semifinale
ore 21 semifinale

finali: domenica 13 aprile
ore 15,30 finale terzo-quarto posto
ore 18,30 finalissima

Chi sono le finaliste:
JOVENTUT BADALONA: a Torino sarà una delle squadra da battere. Nella fase eliminatoria ha subito soltanto una sconfitta con i turchi del Turk Telekom. Nei sedicesimi ha travolto lo Swans Gmunden e negli ottavi il Khimki Mosca. Il Badalona ha vinto in questa stagione la Coppa di Spagna e nel 1994 ha conquistato l’Eurolega. Tra i giocatori più rappresentativi Rudy Fernandez e Ricky Rubio, oltre a Lubos Barton, Petar Popovic e Jerome Moiso già conosciuti dal pubblico italiano.
AKASVAYU GIRONA: ha centrato alla sua prima partecipazione il traguardo della finale. Nella gara d’esordio della manifestazione era stato sconfitto dal Galatasaray, guarda caso altra squadra qualificata alla final-eight. L’anno passato ha trionfato nella Fiba Eurocup. Nel roster spiccano i nomi di Arriel Mc Donald e l’ex Biella e Roma Erik Daniels, oltre a Marc Gasol, fratello dell’asso Nba Paul.
DYNAMO MOSCA: Altra grande favorita per la vittoria finale. I moscoviti peraltro hanno già conquistato l’Uleb Cup nel 2006. Due sole sconfitte al passivo nel girone eliminatorio (una con la Fortitudo Bologna), poi percorso netto nei sedicesimi e nei quarti. Tra i giocatori più in vista certamente Travis Hansen, Henry Domercant, Milos Vujanic e Antonis Fotsis. L’allenatore è Vetislav Pesic, già noto in Italia per aver allenato a Roma.
UNICS KAZAN: Con grande fatica aveva raggiunto i sedicesimi di finale, dove è riuscita a battere il Turk Telekom. Negli ottavi, invece, ha dovuto lottare per avere la meglio sui tedeschi dell’Artland Dragons. Squadra dal grande talento non completamente espresso che ha nel roster giocatori del calibro di Jerry Mc Collough, Dusko Savanovic, Sergei Chikalkin, l’ex Virtus Roma Marko Tusek e Darjus Lavrinovic fratello gemello del centro del Montepaschi Ksistof.
BESIKTAS ISTANBUL: Dopo un percorso netto nelle eliminatorie ha avuto qualche problema di troppo nei sedicesimi con l’Hapoel Gerusalemme. Negli ottavi ha eliminato la Stella Rossa Belgrado, superandola in casa nella gara di ritorno dopo aver pareggiato in gara-1. Trascinatori della squadra tre vecchie conoscenze del basket italiano: i due giocatori Rick Apodaca e Preston Shumpert e il tecnico turco Ergin Ataman.
GALATASARAY ISTANBUL: È una delle società sportive più antiche al mondo. Il suo cammino nella fase eliminatoria è stato piuttosto tortuoso. Per non parlare dei sedicesimi che ha passato per il rotto della cuffia dopo due gare equilibratissime con l’Asvel Villeurbann chiuse nel computo totale con un punto di vantaggio, dopo un pareggio nel primo confronto. Ha faticato anche negli ottavi per avere la meglio sul Gran Canaria, a dimostrazione comunque di quanto sia squadra caparbia. Spiccano dal roster Robert Hite e Chris Owens.
TUROW ZGORZELEC: È la sorpresa di queste Final-eight che ha conquistato al suo esordio assoluto nella manifestazione. Negli ottavi ha sorprendentemente sconfitto il BC Kyiv grazie al successo ottenuto in Ucraina. A trascinare i polacchi certamente Andres Rodriguez, David Logan e Thomas Kelati.
PAMESA VALENCIA: È stata la prima squadra a vincere l’Uleb Cup nella stagione 2002/2003. Quest’anno ci riproverà ma avrà un compito non facile visto che nei quarti si troverà di fronte lo Joventut Badalona, cioè un’altra delle squadre favorite per il successo finale. Il giocatore più in vista del Pamesa è certamente Ruben Douglas, che gli appassionati italiani conoscono benissimo per aver regalato lo scudetto 2004/2005 alla Fortitudo Bologna con un canestro allo scadere in gara-4 della finale dei playoff a Milano contro l’Armani Jeans che gli arbitri di fatto assegnarono con l’istant replay.