giovedì 10 aprile 2008

PELLEDOCA SAVIGLIANO – CESTISTICA ALBESE: 83-62
Le Pagelle del Pelledoca
A cura di Lieto Zaga

Sabena 8: Il nostro caro pinuzzo sabonis torna in campo dopo il michelin con la voglia di fare di nuovo una partita che sia una partita, non una partita che sia un dramma liturgico. Infatti dal primo all’ultimo minuto gioca per prendere più rimbalzi di tutti, e ad ogni rimbalzo che prende va a fare una tacca su un foglio che tiene nei pantaloncini. Peccato la schifezza ai liberi, uno 0 su 4 che fa piangere i tifosi in tribuna, che non capiscono come si fa a mangiare il riso con le bacchette cinesi. Ma nell’ultimo quarto prende per mano i suoi, sapendo che a Giors piace molto, e trascina la sua squadra ad una vittoria più ampia di quanto possa aver detto il campo. Ma lui mette a segno ganci cielo, appoggiate al tabellone, ma i liberi no, quelli non entrano mai. Domenica a beinasco lo vogliamo di nuovo così! PICCHIO

Garello 8: Partita dai due volti per il gazza nazionale, che parte in sordina, non riesce a trovare la via del canestro, e litiga con Gippo in panchina. Come mai?? Sempre per la questione del forno a legna, per il fatto che lui non ci invita e tutto un po’. Ma dopo alcune triple andate a vuoto, la sua mano si lascia andare, dopo un attimo di timidezza, e dimostra di essere sempre più precisa. Gioca molto, è attivo, incita la squadra e si mette a ridere quando sente che il gatto ne ha messi 15 nel primo quarto. “Tanto non ne farà molti di più, sia di punti che di minuti in campo…”, dirà subito dopo Ga. Lui invece continua a martellare, e dall’angolo piazza le punizioni che non permettono ad Alba di rientrare e poi danno la scossa al Pelledoca per chiudere il match. Sarà che adesso che stanno tornado le interviste vuole che le domande siano più positive. AMLETICO

Scotta 8: L’airone torna in campo dopo la pausa che il coach gli ha dato contro il michelin. “Cosa ti porto a fare a Grugliasco scott, ti risparmio, faccio giocare questa banda di sfigati, così almeno sono contenti di stare un po’ di più in campo, e ti faccio poi giocare partite più importanti”, gli diceva il coach sabato sera quando erano seduti vicini nel privè di un night della zona. Infatti lo ha fatto giocare contro l’ultima in classifica, e persino non tantissimo, sempre per i problemi di tendinite che il miglior play-guardia tra i nati nell’80 del Pelledoca non riesce a superare. In campo dà comunque tutto, parla molto in attacco, in difesa, con gli arbitri, con i canestri. Vai a sapere cosa gli dice. Segna una tripla, dopo aver sbagliato per pura sfiga alcune conclusioni degne di un gran giocatore, perché lui è un gran giocatore, e molto presto lo ubriacamo a iosa, per poi farlo addormentare e usare la sua mano per la firma del nuovo contratto. TENDINEO

Brero 8: Domenica scorsa era presente in tribuna tutta la famiglia di brix, genitori, parenti, cugini, una cosa che uno come me non ha mai visto. Quando io giocavo a basket non c’era nessuno della mia famiglia, se non mio padre ogni tanto, che venisse a vedermi. Saudade! Lui nel suo spazio si sbatte a rimbalzo con la sua solita grinta, ma invece di alzarsi in volo e appoggiare a canestro in attacco, si gira, poi si rigira, poi palleggia, poi canta, balla e tunze tunze, e va a tirare. Così la palla non entra. Si lamenta molto per il poco minutaggio che gli viene dato, “cazzo, la prossima volta che nasco faccio danza”, gli si sente dire. Butta dentro due punti verso la fine che gli danno morale. Ora c’è da chiudere la stagione con tutto quello che ha ancora dentro, basta cas fasa nen mal!

Cerutti 8: “ora che sei famoso ci schifi!”, era scritto domenica su uno striscione in curva barotti. Ed era stato messo lì per ceru, perché lui, autore di una maiuscola partita, quando verso la fine si arresta e tira da tre, non si gira nemmeno verso i suoi tifosi, e non si degna nemmeno di mostrar a tutti quel cuore che forse non ha più, perché forse pensa solo più al contratto, alle fan che gli chiedono gli autografi al bar della stazione, e per i suoi amici non ce n’è più. Comunque parte nuovamente play titolare, dispensa buoni passaggi, difende al massimo delle sue possibilità. Non segna, perché non cerca quasi il tiro, lui è un play puro, quello più puro, ma deve forse diventare più veloce, parlar di più, sistemare la squadra, essere più imprevedibile. Ma soprattutto il cuore, i tifosi lo vogliono, e se non lo avranno, vorranno a tutti i costi spegnere la fiaccola.

Missenti 8: Anche per il buon misse era presente in tribuna tutta la sua famiglia, un’intera generazione solo per lui, che nei minuti in campo fa vedere il suo stile, le sue movenze, il suo ritmo, e tutto un po’. Fa un due su due dalla distanza, non ci pensa due volte a tirare e ciuffare. Il pubblico è in delirio, tutti si mettono le mani nei capelli, tranne mirko ovviamente, fresco fresco di parrucchiere. Subisce fallo, va in lunetta, non forza conclusioni solo per far vedere di sapere tirare, e poi ovviamente esce dal campo, non avendo pagato il pizzo nel mese di marzo. Tranquillo e dinamico in difesa, fa il suo lavoro, fa quello che gli viene chiesto, inizia a frequentare una ragazza spavalda che non presenta agli amici, si gode la partita grazie alle barzellette di Brix, anche se troppo sporche. CIUFFINO

Alasia 8: Quando scrivo di lui mi vengono le lacrime agli occhi, soprattutto dopo questa partita, in cui in dieci minuti fa la bellezza di 15 punti, nemmeno lui sa come, ma li fa, e cosa più incredibile ancora è la percentuale ai tiri liberi, che arriva a 8/8, prima di fare il primo errore. Il gatto corre, forse è l’unico che corre, perché le sue gambe sono infermabili. Infatti vola in contropiede, ben servito dai compagni, anche se ogni tanto commette degli errori dovuti un po’ alla sua pazzia ed un po’ alla sua pazzia, anche se fondamentalmente sono più dovuti alla sua pazzia. Quando entra la volpe, si trovano in un batter d’occhio, si guardano, ululano e miagolano. Ma il problema di allix sono i falli, esce troppo in fretta per tre, poi rientra nel terzo quarto e il 17 secondi fa il quarto ed esce, per tornare nel quarto periodo, giusto per fare tre punti ed aggiustare il suo score, e fare il quinto fallo e salutare le masse di fichette in tribuna. Ora non pensiamo a null’altro, se non al 19 aprile, la notte dell’evento! PAZZOIDE

Mussetti 8: “questo ragazzo è una besçia” diceva il buon rug dagli spalti. Mux, colui che della tranquillità ha fatto una ragione di vita, viene buttato in campo dal suo superiore Toselli e non fa mancare il suo apprezzamento. “Grazie Gigi, non ero sicuro che ti fosse arrivato l’assegno“. Gioca da play e da guardia, fatica a trovare la sua conclusione, ma dispensa buoni palloni, anche se talvolta troppo blandi e di facile presa per gli avversari assetati di sanguinacci. Fa un gran canestro nella ripresa che ricorda i movimenti di MJ, e soprattutto piazza due, non una ma due stoppate in una stessa azione. Mitico, incredibile, anche se l’azione dopo stoppano lui. Dove deve rinnovarsi e migliorarsi è il reparto difensivo. E’ troppo statico sulle gambe e lento sul primo passo. Ma la possibilità di continuare ad allenarsi la ha eccome, anche se sembra che preferisca andare a giocare a carambola al bowling con misse il prossimo anno. STOPPINO

Fissore 8: Urca, mi stupisce sempre di più, non pensavo fosse davvero così. Che cosa? L’abbigliamento di DJ FIX quando va a mettere musica nei bagni del planet hell il sabato sera. Ma in campo si, me lo ricordavo così. Vorrei che tutti, ma proprio tutti, belli e brutti, mettessero in campo la grinta che figge mette e stramette. La sua tecnica sta migliorando giorno dopo giorno, anche se ci sono persone che continuano a dirmi “ma quello lì non vale una cicca”. Vero è che se vado al bar a giocare a briscola quelli lì non mi diranno mai le cos proprio in faccia. Fix si procura rimbalzi a manetta, quando sabo non è in campo ovviamente, corre di qua e di là, non si scompone mai, è un robot con la voglia di rocco Siffredi, segna il primo canestro in giravolta aerobica. Anche se, anche se…….fa 2/8 ai liberi, tirando male, forse deconcentrato, e quindi anche lui, con sabbu, questa settimana andrà a ripetizioni di liberi da Allix, questo si che non ci fa più smettere di ridere. LUDOVICO EINAUDI (per vari motivi)

Giorsino 7,5 (così si incazza un po'...): Il più lungo giovane giocatore di basket di savigliano che va al pub per bere chupito analcolici , fa la sua modesta partita, anche se non riesce a ritrovare la freddezza e la presione di un tempo nel tiro dalla media. Prova più volte, ma non entra un belin. Allora si fa spazio da sotto, dove strappa grandi rimbalzi, anche perché prima di entrare si spalma sulle mani dosi di attak. Il pallone lui lo blocca, lo arpiona e lo nasconde. Incredibile. In difesa ha il compito di marcare un pari età, più alto e grosso di lui, ma forse tecnicamente meno bello da vedere. The Giors non si fa intimorire, e ancora una volta fa pensare che la parola offendino sia sempre meno sua, ora non si offende più, anzi, prende palla in contropiede e va a schiacciare con l’ovazione del pubblico. “Guarda che il canestro è un po’ più basso giors, così è facile!”. “Datemi un canestro regolare e schiaccio anche lì”, la sua risposta. INCAZZINO

Toselli 8: Un allenatore…c’è solo un allenatore, un allenatoooooreeeeee…….che è LA MELA MARCIAAAAAAA!!!!!! Per la seconda volta quest’anno il coach dei coach, lo stallone italiano dell’era moderna, il braccio di ferro più forte che ci sia, o forse no…..diventa il simbolo della frutta da macerare, quello da scartare anche dai cassonetti differenziati per il frutto dei peccati!!! Perché?? Non lo so, ma qualcuno deve pur diventare mela marcia. Fa giocare da subito Cerutti e Alasia insieme, quando noi gli avevamo detto che volevamo solo uno dei due, all’inizio la sua squadra fa fatica ad attaccare la 3-2 avversaria, e per una volta vogliamo dare la colpa all’allenatore, anche se poi si vince, i play off non sono un miraggio, ma anche il palagiolitti non è un deserto. Intervistato da “Impala Giolitti”, noto settimanale contro le massonerie anonime, descrive così la partita: “Dovevamo vincere e abbiamo vinto, dovevamo giocare bene almeno due quarti e abbiamo giocato bene due quarti, doveva essere il 6 aprile, ed in effetti era proprio il 6 aprile, cosa volete da me? Parlate con gippo!” MINACCIOSO

Botta 8: Il signor Enrico Botta è desiderato alla cassa 14. Così apriva il bennet di genola la sua giornata. Alchè, io, tutto sudato, corro per capire se è proprio lui che lavora al bennet a genola. Cazzo, non è lui. Così torno nel reparto dei DVD hard, pensando alla partita del pomeriggio, pensando a gippo che per fare gli esercizi di stretching con i ragazzi si rovina per terra e si sporca, che in panchina non guarda la partita da tifoso, ma da scoutista, perché nello scout ci sono addirittura i minuti di ogni giocatore, le gocce di sudore che cadono dalle loro canotte, le alitate di wodka e red bull di brix. Mizzica!! Pensieroso il caro gippo, che il giorno prima manda in giro sms con i calcoli matematici di un campionato intero, quei messaggi che devi prendere e scomporre completamente, e rileggendo passo passo puoi capire. Nervoso il nostro gippo, quando deve abbandonare ancora una volta la cena di squadra per un’altra festa in famiglia. Comunque sempre presente, anche quando gli si chiede di allenarsi la prima volta nel corso dell’anno, dove si permette di fare il culo a tutti in campo, perché in campo è sempre lui, il migliore, colui che non si può battere. Si, avete ragione, mancava il presidente…WONDERFUL

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